Quanti coperti in 30 mq?

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Per un locale fino a 30 coperti è necessaria una cucina di minimo 15 mq. Per un locale da 30 a 100 coperti occorrono 0,3 mq per posto, quindi 30 mq per 100 coperti.

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La dimensione ideale della cucina in relazione ai coperti: un’analisi approfondita

L’apertura di un locale di ristorazione richiede una pianificazione accurata, in cui la scelta della superficie dedicata alla cucina è fondamentale per garantire la funzionalità e l’efficienza. Non esiste una regola aurea, ma una corretta relazione tra metri quadrati a disposizione e numero di coperti è essenziale per il successo del business. Questo articolo esplora il rapporto tra spazio e coperti, andando oltre semplici calcoli, per offrire una visione più completa della questione.

L’affermazione “per un locale fino a 30 coperti è necessaria una cucina di minimo 15 mq” è un punto di partenza, ma non è sufficiente. Un locale con 30 posti necessita di una cucina funzionale, con spazi ben organizzati per ogni fase del processo di preparazione, dalle materie prime alla presentazione del piatto finito. La superficie di 15 mq, quindi, non deve essere intesa solo come area di lavoro, ma come spazio destinato a garantire un flusso di lavoro ottimale, evitando congestioni e ritardi.

Per i locali di dimensioni maggiori, la formula “0,3 mq per posto, quindi 30 mq per 100 coperti” appare più generica. Questa relazione, valida per una definizione media di locale, non considera fattori cruciali. La presenza di aree comuni, come la sala cottura e il magazzino, influenza la superficie effettivamente dedicata alla cucina. La tipologia di cucina (cucina tradizionale, cucina a vista, cucina a bancone) e lo stile di servizio (a la carte, buffet, fast food) determinano, in modo sostanziale, le esigenze spaziali.

Un locale con 100 coperti, per esempio, necessiterà di un’area cucina di 30 mq, ma questo dato è astratto. L’effettiva dimensione sarà molto più complessa e dipenderà da:

  • Tipologia di preparazione: un locale con cucina a vista, dove la preparazione dei piatti è visibile ai clienti, richiederà una disposizione differente e una superficie dedicata alla preparazione visibile, richiedendo un’area cucina aggiuntiva per contenere i passaggi nascosti.
  • Modalità di servizio: un servizio self-service richiederà meno spazio rispetto a un servizio con cameriere, soprattutto per la preparazione delle pietanze.
  • Organizzazione interna: lo spazio assegnato al magazzino, al lavaggio e al deposito degli ingredienti influirà direttamente sulla superficie disponibile per le postazioni di lavoro.
  • Numero e tipo di attrezzature: la complessità delle attrezzature utilizzate (frigoriferi, forni, attrezzature speciali) e il loro posizionamento determinerà la grandezza minima della cucina.

In conclusione, la relazione tra coperti e metri quadrati della cucina è un’analisi complessa che necessita di una valutazione individuale, considerando la tipologia di locale, le scelte di servizio e l’organizzazione interna. La formula “0,3 mq per posto” è un punto di partenza, ma non la risposta definitiva. Un progettista esperto, in grado di valutare tutti questi fattori, è fondamentale per una corretta e efficiente progettazione della cucina. Un locale con un numero elevato di coperti potrebbe anche non necessitare di 30 mq per ogni 100 coperti, ma di un progetto più articolato e complesso, che preveda diverse aree di preparazione per garantire il flusso di lavoro senza impedimenti.