Quanto si paga di IMU con canone concordato?
Gli immobili locati con canone concordato godono di una riduzione dellIMU al 75%. I canoni concordati vengono stabiliti tramite accordi locali tra le associazioni degli inquilini e dei proprietari.
IMU e Canone Concordato: Un’agevolazione spesso sottovalutata
L’IMU, Imposta Municipale Propria, rappresenta una voce di spesa spesso complessa da comprendere per i proprietari di immobili. Tra le diverse situazioni che influenzano il calcolo dell’imposta, quella relativa agli immobili locati con canone concordato merita un’attenzione particolare, in quanto prevede una significativa agevolazione, spesso sottovalutata dai contribuenti.
La normativa vigente prevede infatti una riduzione del 75% dell’IMU per gli immobili adibiti ad abitazione principale e locati con canone concordato. Questo significa un alleggerimento considerevole del carico fiscale per i proprietari, che possono beneficiare di un risparmio non indifferente. Ma cosa si intende, esattamente, per “canone concordato”?
Il canone concordato non è un valore arbitrario, ma il risultato di un accordo raggiunto a livello locale tra le associazioni rappresentative degli inquilini e dei proprietari di immobili. Questi accordi, definiti in base alle caratteristiche dell’immobile e del contesto territoriale, stabiliscono un range di valori entro cui il canone di locazione deve rientrare. È fondamentale, quindi, che il contratto di locazione riporti espressamente la dicitura “canone concordato” e che rispetti le disposizioni stabilite dagli accordi territoriali vigenti. In caso di discordanza tra il canone pattuito e i limiti previsti dagli accordi locali, l’agevolazione sull’IMU viene meno.
Verificare la conformità del proprio contratto di locazione agli accordi territoriali è, dunque, un passaggio cruciale per poter usufruire dell’agevolazione. È consigliabile consultare il sito del proprio Comune o rivolgersi ad un professionista del settore, come un commercialista o un consulente immobiliare, per accertare la validità del canone concordato e la corretta applicazione della riduzione IMU.
La trasparenza e la corretta documentazione sono elementi fondamentali per evitare spiacevoli sorprese durante la dichiarazione dei redditi. Un contratto di locazione chiaro e completo, che specifichi in modo inequivocabile il canone concordato e il rispetto degli accordi territoriali, rappresenta la migliore garanzia per beneficiare dell’agevolazione e evitare contenziosi con l’amministrazione finanziaria. Ricordiamo infine che la riduzione del 75% sull’IMU per gli immobili a canone concordato è solo una delle agevolazioni previste per chi mette a disposizione un immobile a fini abitativi; approfondire le normative vigenti e rivolgersi a figure professionali competenti è sempre la scelta più saggia per evitare errori e sfruttare al meglio le opportunità fiscali disponibili.
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