Chi sono i volontari del Terzo settore?

Ok, ecco come modificherei l’articolo, cercando di dargli un tocco più personale e “vissuto”:

Chi sono, poi, questi volontari del Terzo settore? Mi sono sempre fatta questa domanda, guardandoli al lavoro, con quel sorriso che… beh, a volte mi fa sentire in colpa per non fare abbastanza.

Diciamo che, in parole semplici, sono persone come te e me, che decidono di ritagliare un pezzetto (a volte un pezzettone!) del loro tempo per qualcosa di più grande. Per il bene comune. Suona un po’ altisonante, lo so, ma è proprio così.

Li trovi spesso a braccetto con quegli “enti del Terzo settore” che, diciamocelo, a volte sembrano un po’ grigi e burocratici, ma che in realtà fanno un lavoro incredibile. Ma cosa fanno, esattamente, questi volontari? Fanno di tutto! Davvero, di tutto. Dalle cose apparentemente piccole, come aiutare un anziano a fare la spesa (mi ricordo la signora Maria, al mercato, sempre circondata da volontari… quanto calore!), a cose ben più complesse, come assistere i senza fissa dimora o dare una mano in caso di calamità naturali.

E lo fanno gratuitamente. Capiamoci, non è che siano tutti dei santi (e poi, diciamocelo, a volte ci si aspetta troppo dai volontari, no?), ma il punto è che non lo fanno per soldi. Lo fanno perché ci credono. Lo fanno… perché sentono di doverlo fare.

Ricordo una volta, durante un’alluvione qui nella mia zona, vedere i volontari spalare fango fino alle ginocchia. Erano distrutti, ma continuavano a sorridere. E lì ho capito, forse, cosa significa veramente essere un volontario.

Il loro impegno, insomma, è al servizio della comunità. Sembra una frase fatta, ma provate a pensarci: senza di loro, tante cose non funzionerebbero. Senza di loro, il mondo sarebbe un po’ più… grigio. Non credete?