Chi ha lavorato 10 anni prende la pensione?

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La pensione di vecchiaia in Italia richiede, attualmente, almeno 20 anni di contributi versati. Unanzianità contributiva inferiore non garantisce il diritto alla pensione, indipendentemente dal numero di anni di lavoro effettivamente svolti.

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Pensione di vecchiaia: 20 anni di contributi obbligatori

La pensione di vecchiaia in Italia è un trattamento previdenziale erogato dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) a coloro che hanno raggiunto un’età anagrafica e contributiva minima.

Al momento, per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi. Questa condizione è indipendente dal numero di anni di lavoro effettivamente svolti.

Pertanto, chi ha lavorato meno di 20 anni non ha diritto alla pensione di vecchiaia, anche se ha raggiunto l’età pensionabile. In questo caso, è possibile richiedere un’integrazione al trattamento minimo, nota come “pensione di cittadinanza”.

La pensione di cittadinanza è una prestazione assistenziale destinata a coloro che non hanno raggiunto i requisiti contributivi per la pensione di vecchiaia, ma che si trovano in stato di bisogno economico.

Per richiedere la pensione di cittadinanza è necessario avere un’età pari o superiore a 67 anni e un reddito annuo inferiore a una determinata soglia. L’importo della pensione varia in base al reddito del richiedente.

È importante sottolineare che la pensione di cittadinanza non è un diritto, ma una prestazione assistenziale concessa in base alla disponibilità di risorse economiche. Pertanto, non è garantito che tutti coloro che ne fanno richiesta la ottengano.

In conclusione, per accedere alla pensione di vecchiaia in Italia è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi. Chi non raggiunge questo requisito non ha diritto alla pensione, ma può richiedere l’integrazione al trattamento minimo nota come “pensione di cittadinanza”.