Cosa bisogna avere per fare il controllore?
Per diventare controllore di treno non è richiesta la laurea. Basta avere 18 anni e il diploma di scuola superiore.
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Dal diploma al fischietto: la strada per diventare controllore di treno
L’immagine romantica del controllore, con il suo berretto e la paletta rossa, attraversa ancora l’immaginario collettivo, evocando viaggi e avventure su rotaia. Ma cosa serve concretamente per indossare quella divisa e diventare il custode dell’ordine e della sicurezza a bordo dei treni? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la strada non passa necessariamente per percorsi universitari complessi. Per accedere alla professione di controllore di treno, infatti, non è richiesta la laurea. Il requisito minimo è il diploma di scuola superiore, accompagnato dal raggiungimento della maggiore età.
Questo, però, rappresenta solo il punto di partenza. Avere 18 anni e un diploma è la base, il primo gradino di una scala che richiede impegno, dedizione e specifiche competenze. Superato questo scoglio iniziale, si apre la porta verso un percorso formativo rigoroso e selettivo, gestito direttamente dalle aziende del settore ferroviario, come Trenitalia o Italo. Questi corsi, a numero chiuso e spesso a pagamento, prevedono una parte teorica e una pratica, durante le quali gli aspiranti controllori vengono formati su diverse aree cruciali:
- Normativa ferroviaria: conoscenza approfondita del regolamento di circolazione dei treni, delle procedure di sicurezza e delle norme di comportamento a bordo.
- Tecnica ferroviaria: comprensione del funzionamento dei treni, dei sistemi di segnalamento e delle infrastrutture ferroviarie.
- Gestione delle emergenze: capacità di reagire prontamente e con efficacia in situazioni di pericolo o di criticità, garantendo la sicurezza dei passeggeri.
- Comunicazione e relazione con il pubblico: abilità nel gestire le interazioni con i viaggiatori, fornendo informazioni, risolvendo problemi e gestendo eventuali conflitti con diplomazia e professionalità.
- Lingua inglese: conoscenza almeno basilare della lingua inglese, indispensabile per comunicare con i passeggeri stranieri.
Superato l’iter formativo e le relative prove di valutazione, si ottiene l’abilitazione alla professione. Ma il percorso di apprendimento non finisce qui. Il controllore, infatti, è chiamato ad un continuo aggiornamento professionale, per rimanere al passo con le evoluzioni normative e tecnologiche del settore.
In definitiva, se il diploma di scuola superiore e la maggiore età sono i requisiti di accesso, la vera chiave per diventare controllore risiede nella determinazione, nella capacità di apprendimento e nella predisposizione al contatto con il pubblico. Un lavoro dinamico e stimolante, che richiede responsabilità e passione per il mondo ferroviario.
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