Cosa rischia un preposto?

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A norma del D.Lgs. 81/08, un preposto che trascuri i propri doveri di vigilanza sulla sicurezza sul lavoro rischia la reclusione da uno a tre mesi e/o sanzioni pecuniarie da 300 a 2000 euro, soggette a variazioni periodiche.

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Preposto: Un ruolo chiave per la sicurezza e le responsabilità connesse

Nel complesso ecosistema della sicurezza sul lavoro, il preposto riveste un ruolo cruciale, fungendo da anello di congiunzione tra la dirigenza e gli operatori sul campo. Il suo compito, come definito dal D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro), è quello di vigilare sull’effettiva applicazione delle procedure di sicurezza, garantendo che le disposizioni impartite vengano rispettate e traducendosi in un ambiente di lavoro protetto.

Ma cosa accade se il preposto viene meno a questo fondamentale dovere di vigilanza? Le conseguenze possono essere significative, sia per i lavoratori, esposti a rischi non gestiti, sia per lo stesso preposto, chiamato a rispondere delle proprie omissioni.

La legge italiana, infatti, non lascia spazio a interpretazioni: un preposto che trascura i propri doveri di vigilanza rischia sanzioni penali e pecuniarie. Nello specifico, il D.Lgs. 81/08 prevede, in caso di inadempienze, la reclusione da uno a tre mesi e/o sanzioni pecuniarie che variano da 300 a 2000 euro. È fondamentale sottolineare che questi importi sono soggetti ad aggiornamenti periodici, pertanto è sempre necessario fare riferimento alla normativa vigente per avere un quadro preciso delle sanzioni applicabili.

Al di là della mera sanzione economica o detentiva, è importante comprendere la gravità della responsabilità che grava sul preposto. La sua negligenza può avere conseguenze devastanti, portando a infortuni, malattie professionali, e nei casi più gravi, alla perdita di vite umane. Pertanto, il ruolo del preposto non può essere banalizzato, ma deve essere considerato con la massima serietà e impegno.

Cosa si intende, concretamente, per “trascurare i doveri di vigilanza”? La definizione è ampia e comprende diverse situazioni, tra cui:

  • Mancata verifica dell’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): Il preposto deve accertarsi che i lavoratori indossino correttamente i DPI forniti dall’azienda, come caschi, guanti, occhiali di protezione, ecc.
  • Omissione nella segnalazione di situazioni di pericolo: Qualsiasi anomalia o potenziale rischio individuato nell’ambiente di lavoro deve essere immediatamente segnalato ai superiori, al fine di poter intervenire tempestivamente.
  • Mancanza di controllo sul rispetto delle procedure di sicurezza: Il preposto deve assicurarsi che i lavoratori seguano le procedure operative standard e le istruzioni di sicurezza specifiche per ogni attività.
  • Assenza di interventi correttivi in caso di comportamenti non conformi: Se il preposto rileva comportamenti scorretti o pericolosi da parte dei lavoratori, deve intervenire prontamente per correggerli e prevenire incidenti.

In conclusione, il ruolo del preposto è fondamentale per garantire la sicurezza sul lavoro. La legge lo investe di importanti responsabilità, e la sua negligenza può avere gravi conseguenze, non solo per i lavoratori, ma anche per sé stesso. Una formazione adeguata, una conoscenza approfondita della normativa, e un costante impegno nella vigilanza sono essenziali per svolgere al meglio questo delicato compito e contribuire a creare un ambiente di lavoro più sicuro e protetto per tutti.