Quali sono le leggi che regolano il volontariato?

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La legge 266/91 disciplina il volontariato, istituendo un apposito Fondo (art. 12, comma 1, lett. d). Promuove inoltre la collaborazione con i Centri di servizio per il volontariato, tramite accordi e protocolli dintesa (art. 15 e decreto attuativo 8/10/1997).

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Volontariato in Italia: un Quadro Legale per l’Impegno Civico

Il volontariato, espressione di cittadinanza attiva e di solidarietà sociale, rappresenta un pilastro fondamentale del tessuto connettivo italiano. Ma quale cornice legale ne definisce i confini, ne promuove lo sviluppo e ne tutela gli attori? Sebbene la spontaneità e la gratuità siano intrinseche all’azione volontaria, è indispensabile un quadro normativo che ne regoli l’esercizio e ne incentivi la diffusione.

La legge cardine in materia è la Legge 266/91, considerata la “legge quadro” sul volontariato. Questa normativa, lungi dall’imporre vincoli eccessivi, mira a riconoscere e valorizzare l’apporto dei volontari, definendo i diritti e i doveri delle organizzazioni di volontariato (OdV) e promuovendo la collaborazione tra le diverse realtà del settore.

Elementi Chiave della Legge 266/91:

  • Definizione di Volontariato: La legge definisce il volontario come colui che, in modo libero e gratuito, mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per il bene comune, senza alcun fine di lucro personale.
  • Organizzazioni di Volontariato (OdV): La legge disciplina la costituzione e il funzionamento delle OdV, riconoscendone il ruolo di soggetti attivi nella promozione sociale e nella tutela dei diritti. Per essere riconosciute, le OdV devono possedere determinati requisiti, tra cui l’assenza di scopo di lucro, la democraticità interna e la trasparenza nella gestione delle risorse.
  • Fondo per il Volontariato: L’articolo 12, comma 1, lett. d) della legge istituisce un apposito Fondo per il Volontariato, destinato a sostenere le attività delle OdV e a promuovere la cultura del volontariato nel Paese. Questo fondo rappresenta un importante strumento di finanziamento per progetti di utilità sociale e di sviluppo del terzo settore.
  • Centri di Servizio per il Volontariato (CSV): La legge 266/91 riconosce l’importanza dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) come strutture di supporto alle OdV. Questi centri, finanziati tramite il Fondo per il Volontariato, offrono servizi di informazione, formazione, consulenza e assistenza tecnica alle associazioni, contribuendo al loro rafforzamento e alla loro crescita.

Collaborazione e Protocolli d’Intesa:

Un aspetto cruciale della legge 266/91 è la promozione della collaborazione tra le OdV, le istituzioni pubbliche e il mondo imprenditoriale. L’articolo 15 e il decreto attuativo 8/10/1997 prevedono la possibilità di stipulare accordi e protocolli d’intesa tra questi soggetti per la realizzazione di progetti specifici e per la promozione del volontariato a livello locale e nazionale. Questi accordi possono riguardare diverse aree, come la sanità, l’assistenza sociale, l’ambiente, la cultura e la protezione civile.

Oltre la Legge 266/91: un Panorama Normativo in Evoluzione

Sebbene la legge 266/91 rappresenti la pietra angolare del quadro normativo sul volontariato, è importante sottolineare che il settore è in continua evoluzione. Negli anni successivi alla sua promulgazione, sono state introdotte ulteriori normative, sia a livello nazionale che regionale, per affrontare le nuove sfide e per rispondere alle esigenze emergenti.

Tra queste, spicca la Riforma del Terzo Settore (Legge 106/2016 e decreti attuativi), che ha introdotto importanti novità in materia di volontariato, definendo in modo più preciso le diverse tipologie di enti del Terzo Settore e introducendo nuovi strumenti per la loro promozione e il loro sostegno. La Riforma del Terzo Settore ha inoltre ridefinito il ruolo dei CSV, rafforzandone la funzione di supporto e di accompagnamento alle OdV.

Conclusioni:

La legge 266/91 ha rappresentato un passo fondamentale per il riconoscimento e la valorizzazione del volontariato in Italia. Pur con le sue lacune e la necessità di un costante aggiornamento, questa normativa ha contribuito a creare un ambiente più favorevole allo sviluppo del terzo settore e all’impegno civico. La collaborazione tra le OdV, le istituzioni pubbliche e i CSV, promossa dalla legge 266/91 e rafforzata dalla Riforma del Terzo Settore, rappresenta un elemento chiave per la costruzione di una società più solidale e coesa. Il volontariato, quindi, pur nascendo da un impulso individuale, trova nel quadro legale un sostegno imprescindibile per moltiplicare il suo impatto positivo sulla comunità.