Come vengono chiamati i giocatori della Spagna?
La nazionale spagnola di calcio è soprannominata La Roja o Furia Roja. Il termine Furia Rossa, coniato da un giornalista italiano negli anni 20, si trasformò in Furia Roja. Successivamente, il mister Luis Aragonés, nei primi anni 2000, diffuse luso del più semplice La Roja.
Da “Furia Roja” a “La Roja”: l’evoluzione del soprannome della Nazionale spagnola
Il soprannome di una squadra nazionale di calcio spesso racchiude la sua storia, il suo stile di gioco e l’identità percepita dai tifosi. Per la Spagna, questo percorso onomastico è particolarmente interessante, passando dal più passionale “Furia Roja” al più semplice e moderno “La Roja”. Ma come si è arrivati a questa evoluzione?
Il termine “Furia Roja”, intriso di una certa drammaticità, affonda le sue radici negli anni ’20. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non fu coniato da uno spagnolo, bensì da un giornalista italiano, colpito dalla veemenza e dall’aggressività agonistica mostrata dagli spagnoli durante una partita. L’espressione, carica di un’immagine potente e quasi romantica, si diffuse rapidamente, cristallizzando l’idea di una squadra combattiva e dal temperamento focoso, un’immagine ulteriormente rafforzata dal colore rosso delle maglie.
Per decenni, “Furia Roja” rimase il soprannome indiscusso della Nazionale spagnola, entrando nell’immaginario collettivo e diventando sinonimo di calcio iberico. Tuttavia, all’alba del nuovo millennio, qualcosa cambiò.
Con l’arrivo di Luis Aragonés sulla panchina della Roja, si iniziò a percepire la necessità di un’immagine più moderna e meno legata a stereotipi del passato. Aragonés, con la sua visione pragmatica e innovativa, intuì che il termine “Furia Roja”, pur evocativo, poteva risultare un po’ anacronistico e persino controproducente, preferendo concentrarsi sulla costruzione di un gioco elegante e basato sul possesso palla, piuttosto che sulla forza bruta.
Fu così che, nei primi anni 2000, Aragonés iniziò a utilizzare con sempre maggiore frequenza il più semplice e diretto “La Roja”, semplicemente “La Rossa”. Un appellativo che, pur mantenendo il legame con il colore simbolo della squadra, si liberava delle connotazioni più aggressive del passato, proiettando un’immagine più fresca e contemporanea, perfettamente in linea con il nuovo stile di gioco che il “Sabio de Hortaleza” stava imprimendo alla Nazionale.
L’intuizione di Aragonés si rivelò vincente. “La Roja” si impose rapidamente, diventando il soprannome ufficiale e universalmente riconosciuto della squadra spagnola, accompagnandola nei suoi anni d’oro, culminati con la vittoria del Campionato Europeo nel 2008 e del Campionato Mondiale nel 2010.
Oggi, “La Roja” è molto più di un semplice soprannome: rappresenta un’identità, un simbolo di successo e la testimonianza di una trasformazione, da una “Furia” romantica e passionale ad una “Roja” elegante e vincente. Un’evoluzione linguistica che riflette il cambiamento profondo avvenuto nel calcio spagnolo.
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