Come capire se c'è qualcosa al seno?

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Un nodulo al seno è unarea di tessuto ispessita o prominente, percepibile al tatto, diversa dal tessuto circostante. Può essere rilevato autonomamente o durante un esame medico.
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L’esplorazione del seno: quando un nodulo diventa un segnale?

L’autoesame del seno è un’azione di fondamentale importanza per la salute femminile, un gesto di prevenzione che può rivelarsi cruciale nella diagnosi precoce di patologie, talvolta gravi. Ma come distinguere una semplice variazione tissutale da un segnale d’allarme che richiede un consulto medico? La percezione di un nodulo al seno, un’area di tessuto ispessita o prominente palpabile, spesso genera preoccupazione, e a ragione. È importante però comprendere che non tutti i noduli sono sinonimo di malattia.

Un nodulo può presentarsi in diverse forme: da una piccola irregolarità appena percepibile a una massa più grande e definita. La sua consistenza può variare da dura e fibrosa a morbida ed elastica, e la sua mobilità all’interno del tessuto mammario può essere un altro elemento diagnostico. Queste caratteristiche, pur importanti, non sono sufficienti per una valutazione accurata. Un nodulo, infatti, può essere il risultato di diverse cause, benigne o maligne.

Tra le cause benigne troviamo:

  • Cisti: sacche piene di liquido, spesso mobili e dolenti al tatto, particolarmente frequenti nel periodo premestruale.
  • Fibroadenomi: tumori benigni solidi, generalmente indolori e ben delimitati.
  • Iperplasia fibrocisteica: condizione caratterizzata da una proliferazione eccessiva di tessuto fibroso e cisti.
  • Lipoma: tumore benigno costituito da tessuto adiposo.
  • Mastiti: infiammazione della ghiandola mammaria, spesso dolorosa e accompagnata da altri sintomi come arrossamento e gonfiore.

La presenza di un nodulo, quindi, non è di per sé un indicatore certo di cancro al seno. Tuttavia, alcuni fattori di rischio, come familiarità per tumori al seno, età avanzata, menarca precoce o menopausa tardiva, rendono fondamentale una valutazione medica accurata.

Quando è necessario consultare un medico?

Si consiglia di rivolgersi al proprio medico o a uno specialista senologo in presenza di:

  • Nuovi noduli: qualsiasi nodulo che non era presente in precedenza.
  • Noduli che cambiano: modifiche nella dimensione, forma, consistenza o mobilità di un nodulo esistente.
  • Noduli dolorosi o associati ad altri sintomi: dolore, arrossamento, secrezione dal capezzolo, retrazione del capezzolo o della pelle.
  • Noduli duri e irregolari: anche se asintomatici.

Solo una visita specialistica, con l’ausilio di esami strumentali come la mammografia, l’ecografia mammaria e, se necessario, la biopsia, può fornire una diagnosi precisa e stabilire il percorso terapeutico più adeguato.

Ricordiamo che l’autoesame del seno, eseguito con regolarità, è uno strumento prezioso per la prevenzione, ma non sostituisce la visita medica. Essere consapevoli del proprio corpo e rivolgersi tempestivamente a un professionista sono i passi fondamentali per garantire la salute del seno e la propria tranquillità.