Come dovrebbe mangiare un bambino di 7 mesi?

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Intorno ai sette mesi, lalimentazione del bambino si diversifica. Dopo le pappe iniziali a base di cereali, si introducono gradualmente pastine e unampia gamma di alimenti, sempre sotto controllo pediatrico. La scelta e la quantità di cibo dipendono dalle indicazioni del pediatra.

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L’alimentazione del bambino a 7 mesi

Intorno ai sette mesi, l’alimentazione del bambino inizia a diversificarsi. Dopo la fase iniziale in cui si introducono le pappe a base di cereali, si passa gradualmente a pastine e a un’ampia gamma di alimenti, sempre sotto il controllo del pediatra.

La scelta e la quantità del cibo da introdurre dipendono dalle indicazioni del medico, che valuterà le esigenze del bambino e lo stato di sviluppo della sua funzione gastrointestinale. In linea generale, si possono seguire alcune linee guida generali:

  • Frutta: È possibile iniziare a introdurre la frutta, sia cruda che cotta, come banane, mele, pere e pesche. Inizialmente, si consiglia di offrirla in purea o frullata, per poi passare gradualmente a pezzi più grandi mano a mano che il bambino acquisisce abilità nella masticazione.

  • Verdura: Anche le verdure possono essere introdotte intorno ai sette mesi. Si consiglia di iniziare con verdure cotte e schiacciate, come carote, patate, broccoli e spinaci. Anche in questo caso, si può gradualmente passare a pezzi più grandi con la crescita del bambino.

  • Carne e pesce: A partire dai sette mesi, si possono introdurre anche piccole quantità di carne e pesce, scelti tra quelli consigliati dal pediatra. Le carni magre, come pollo, tacchino e vitello, possono essere introdotte sotto forma di omogeneizzati, per poi passare a piccoli pezzi cotti e tritati.

  • Latte e derivati: Il latte materno o il latte artificiale continuano a essere la principale fonte di nutrimento per il bambino di sette mesi. Tuttavia, è possibile iniziare a introdurre gradualmente anche piccoli quantitativi di yogurt e formaggi freschi.

  • Acqua: L’acqua dovrebbe essere offerta regolarmente al bambino, soprattutto in caso di caldo o dopo l’introduzione di alimenti solidi.

È importante ricordare che le indicazioni fornite sono solo generali e che è sempre necessario consultare il proprio pediatra per stabilire un piano alimentare personalizzato per il proprio bambino.