Cosa fare quando i bambini piangono nel sonno?

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Bimbo piange nel sonno? Non svegliarlo! Avvicinati, parla dolcemente, accarezzalo e trasmettigli calma e affetto. Il pianto passerà e tornerà a dormire serenamente.

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Mio Dio, quanti pianti notturni… Ricordo ancora bene quando Sofia, la mia prima, aveva sei mesi. Un pianto stridulo, lacerante, nel cuore della notte. Sembrava non finisse mai. Non svegliarla? Facile a dirsi, eh? Ma con quel suono, un misto di dolore e disperazione, come fai a non farti prendere dal panico?

Allora, seguivo l’istinto, ovvio. Andavo da lei, piano piano, nel buio della stanza. La luce, mai troppa, giusto un fioco bagliore notturno. E poi, il contatto. La mano sulla sua piccola schiena, le parole sommesse, sussurrate come preghiere: “Tranquilla, amore mio, tutto bene, sono qui”. A volte, bastava questo. Altre, invece… altre volte era una maratona. Ricordo una notte in particolare, durata quasi due ore. Due ore di pianto soffocato, di carezze infinite, di un amore così intenso che sembrava bruciarmi il cuore.

Ma poi, si calmava. Pian piano, il pianto si attenuava, un singhiozzo qui, un respiro affannoso lì, e finalmente, il silenzio. Un silenzio prezioso, rotto solo dal suo respiro regolare. E io, stremata, felice, crollata esausta sul divano. Sai, in quei momenti ti senti super-mamma, ma anche… completamente svuotata. Come se ti avessero succhiato tutta l’energia.

Un dottore, poi, mi disse che capita, che a volte è solo disagio, magari un incubetto, un bisogno di contatto. Non mi ha dato numeri precisi, tipo “il 75% dei bambini piange nel sonno”, ma mi ha spiegato che era normale, e che l’importante era la mia presenza rassicurante. E aveva ragione, credo. Anche se, a volte, mi viene ancora da domandarmi: ma cosa sarà mai stato? Magari un sogno brutto, magari solo un po’ di fame… chissà. L’importante è che ora dorme serena. E io con lei.

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