Cosa succede se rimango incinta mentre allatto?

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Lallattamento, pur influenzando gli ormoni, non è un metodo contraccettivo affidabile. Sebbene possa ritardare il ritorno del ciclo, la frequenza ideale delle poppate per sopprimere lovulazione è difficile da mantenere con lallattamento a richiesta, rendendo possibile una gravidanza.

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Allattamento al seno e gravidanza: un delicato equilibrio

L’allattamento al seno, un’esperienza intima e profonda per madre e bambino, è spesso associato all’idea di una naturale contraccezione. Molte donne, infatti, ritengono che l’allattamento impedisca una nuova gravidanza. In realtà, questa convinzione, pur parzialmente vera, necessita di una significativa precisazione: l’allattamento non è un metodo contraccettivo affidabile.

Mentre è vero che l’allattamento al seno influisce sulla produzione ormonale, alterando il ciclo mestruale e spesso ritardandone il ritorno, questo effetto non è né costante né garantito. La prolattina, l’ormone responsabile della produzione di latte, inibisce in parte la produzione di GnRH, l’ormone che stimola l’ovulazione. Tuttavia, questa inibizione non è completa e dipende da diversi fattori, rendendo difficile prevedere con certezza se e quando l’ovulazione riprenderà.

La frequenza e la durata delle poppate giocano un ruolo cruciale. Per ottenere un effetto contraccettivo significativo, sarebbe necessario un regime di allattamento estremamente frequente e prolungato, praticamente un allattamento a richiesta costante, giorno e notte, con intervalli minimi tra le poppate. Mantenere questa intensità di allattamento, soprattutto con un neonato che richiede attenzioni costanti, si rivela un’impresa ardua e spesso irrealizzabile nella pratica quotidiana.

Di conseguenza, una donna che allatta può rimanere incinta, anche se sta allattando esclusivamente al seno. La possibilità di concepire dipende da molteplici fattori individuali, come la frequenza e l’efficacia delle poppate, la durata dell’allattamento, l’età della madre, la sua salute generale e la genetica. Non esiste una formula magica: l’allattamento, anche se intenso, non garantisce protezione dalla gravidanza.

Pertanto, è fondamentale, per le donne che non desiderano una nuova gravidanza a breve termine, adottare un metodo contraccettivo affidabile fin da subito, indipendentemente dal fatto che si stia allattando o meno. Parlare con il proprio ginecologo è fondamentale per valutare i diversi metodi contraccettivi disponibili, scegliendo quello più adatto alle proprie esigenze e al proprio stile di vita, considerando anche la compatibilità con l’allattamento.

In conclusione, l’allattamento al seno, pur potendo ritardare il ritorno del ciclo mestruale, non è un metodo contraccettivo affidabile e non deve essere considerato come tale. La pianificazione familiare responsabile richiede una consapevolezza approfondita di questi aspetti e la scelta di un metodo contraccettivo appropriato.