Quando preoccuparsi se il neonato non fa cacca?
È bene consultare un medico se un neonato non evacua da 2-3 giorni oltre il suo ritmo abituale. Preoccupano anche feci insolitamente dure e voluminose, dolore o sanguinamento durante levacuazione e qualsiasi altro sintomo insolito. Un controllo medico tempestivo può aiutare a identificare e risolvere eventuali problemi.
La stitichezza nei neonati: quando è il caso di preoccuparsi?
I ritmi intestinali dei neonati, soprattutto nei primi mesi di vita, possono variare notevolmente e causare non poca ansia ai genitori. C’è chi evacua dopo ogni poppata e chi, invece, fa la cacca una volta ogni pochi giorni. Questa variabilità è del tutto normale, ma quando è il caso di preoccuparsi e rivolgersi al pediatra?
Innanzitutto, è importante osservare e conoscere le abitudini del proprio bambino. Un neonato allattato al seno, ad esempio, può defecare con minore frequenza rispetto a un neonato alimentato con latte artificiale. Alcuni piccoli possono anche attraversare periodi di “pseudo-stitichezza”, ovvero sforzarsi e lamentarsi durante la defecazione, pur producendo feci morbide. Questo fenomeno è spesso legato all’immaturità del sistema digestivo e alla difficoltà di coordinare i muscoli addominali.
Il campanello d’allarme dovrebbe suonare quando il neonato non evacua per un periodo significativamente più lungo rispetto al suo ritmo abituale. Se, ad esempio, un bambino è solito evacuare ogni giorno o ogni due giorni e improvvisamente smette di farlo per 2-3 giorni consecutivi, è consigliabile consultare il pediatra.
Oltre alla frequenza, è fondamentale prestare attenzione alla consistenza delle feci. Feci insolitamente dure e voluminose, che il bambino fatica ad espellere, possono indicare un problema di stitichezza. In questi casi, il piccolo potrebbe piangere, sforzarsi visibilmente e arrossarsi in viso durante la defecazione.
Altri segnali che non devono essere sottovalutati sono la presenza di sangue nelle feci e il dolore durante l’evacuazione. Questi sintomi possono essere associati a piccole ragadi anali, causate dal passaggio di feci dure, ma è comunque importante che vengano valutati da un medico.
Infine, qualsiasi altro sintomo insolito, come vomito, perdita di appetito, eccessiva sonnolenza o irritabilità, associato alla mancanza di evacuazione, richiede un consulto medico tempestivo.
Un controllo dal pediatra è fondamentale per identificare la causa della stitichezza e individuare la soluzione più adatta. Il medico potrà valutare la situazione clinica del neonato e, se necessario, prescrivere rimedi specifici, come lassativi o clisteri, o suggerire modifiche all’alimentazione della mamma, nel caso di allattamento al seno. Un intervento tempestivo può prevenire complicanze e garantire il benessere del piccolo.
Ricordiamo che questo articolo ha scopo puramente informativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico. In caso di dubbi o preoccupazioni, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio pediatra o a un altro professionista sanitario qualificato.
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