Quante volte al giorno un neonato deve fare la cacca?

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Verso i 2 mesi, un neonato potrebbe non evacuare più dopo ogni poppata, bensì una volta al giorno.

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Il Ritmo Intimo dei Pannolini: Quante volte al giorno fa la cacca un neonato?

La domanda che ossessiona i neo-genitori, quella che spinge a consultare nonni, pediatri e forum online: “Ma è normale che faccia la cacca così spesso (o così poco)?”. La frequenza delle evacuazioni in un neonato è una danza delicata, un valzer biologico influenzato da età, alimentazione e, diciamocelo, dalla personalità del piccolo ballerino.

Nei primi giorni di vita, il pannolino è un vero e proprio diario. Le prime evacuazioni, chiamate meconio, sono scure e dense, una sorta di “pulizia” intestinale post-natale. Dopodiché, con l’inizio dell’allattamento (al seno o artificiale), la situazione si fa più… colorata e frequente.

Il ritmo frenetico dei primi mesi:

Nelle prime settimane, preparatevi a una vera e propria maratona di cambi pannolino. Un neonato allattato al seno può fare la cacca anche dopo ogni poppata, arrivando a evacuare anche 8-10 volte al giorno. Questo, in linea di massima, è considerato normale, soprattutto se le feci sono morbide e giallastre (simile a senape). I bambini allattati con latte artificiale, tendenzialmente, evacuano con una frequenza leggermente inferiore, ma sempre diverse volte al giorno.

Il cambiamento intorno ai due mesi:

Ecco che arriva la svolta. Intorno ai due mesi, molte cose cambiano nello sviluppo del bambino, e anche l’intestino matura. La frequenza delle evacuazioni tende a diminuire drasticamente. È perfettamente normale che, superati i due mesi, un neonato evacui solo una volta al giorno, o addirittura a giorni alterni. Questa variazione non deve destare preoccupazione, a patto che le feci rimangano morbide e il bambino non mostri segni di disagio (irritabilità, pianto inconsolabile, gonfiore addominale).

Quando preoccuparsi:

Nonostante la grande variabilità individuale, ci sono alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare:

  • Stipsi: Feci dure e difficili da espellere, accompagnate da sforzi eccessivi e pianto.
  • Diarrea: Evacuazioni frequenti, liquide e spesso maleodoranti.
  • Sangue nelle feci: Anche piccole tracce di sangue meritano un controllo medico.
  • Vomito frequente: Se associato a cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni.
  • Rallentamento della crescita: Se il bambino non aumenta di peso come dovrebbe.
  • Irritabilità e pianto inconsolabile: Se il bambino sembra sofferente e la situazione non si risolve.

L’importanza dell’osservazione:

Il consiglio più importante è quello di osservare attentamente il proprio bambino. Ogni neonato è un universo a sé stante, con i suoi ritmi e le sue peculiarità. Imparate a conoscere il vostro bambino, prestate attenzione ai suoi segnali e non esitate a consultare il pediatra in caso di dubbi o preoccupazioni. Ricordate, la frequenza delle evacuazioni è solo uno dei tanti indicatori della salute del vostro piccolo, e un dialogo aperto con il medico è fondamentale per affrontare con serenità i primi mesi di vita.