Come si presenta il tumore al capezzolo?

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Il tumore al capezzolo viene diagnosticato con esami di diagnostica per immagini, come mammografia ed ecografia mammaria. La scelta dellesame dipende da vari fattori, tra cui letà della paziente.

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L’aspetto ingannevole del tumore al capezzolo: diagnosi e importanza della prevenzione

Il tumore al capezzolo, una forma rara di cancro al seno che origina nei dotti lattiferi sotto l’areola e il capezzolo, si manifesta spesso con sintomi subdoli e facilmente confondibili con altre patologie benigne. Questo aspetto ingannevole sottolinea l’importanza cruciale della diagnosi precoce e di controlli regolari, soprattutto per le donne oltre i 50 anni.

A differenza del più comune carcinoma mammario, che si presenta spesso come un nodulo palpabile, il tumore al capezzolo può manifestarsi con una varietà di segnali, rendendo la sua identificazione più complessa. Tra questi segnali troviamo:

  • Secrezioni dal capezzolo: possono essere spontanee, sierose, ematiche o purulente, e spesso unilaterali. A volte, la secrezione è l’unico sintomo presente.
  • Modificazioni cutanee: rossore, ispessimento, desquamazione o ulcerazione della pelle del capezzolo e dell’areola, simili a quelle dell’eczema o della dermatite. Questa somiglianza può portare a diagnosi errate e ritardare l’intervento.
  • Retrazione del capezzolo: il capezzolo può apparire appiattito, retratto verso l’interno o deviato rispetto alla sua posizione naturale.
  • Nodulo al capezzolo: in alcuni casi, si può palpare un piccolo nodulo sotto il capezzolo, ma spesso la lesione è troppo piccola per essere percepita al tatto.
  • Prurito e bruciore: sensazioni fastidiose al capezzolo, spesso trascurate o attribuite ad altre cause.

Data la varietà e la non specificità dei sintomi, è fondamentale non sottovalutare alcun cambiamento a livello del capezzolo e rivolgersi prontamente al senologo per una valutazione.

La diagnosi di tumore al capezzolo si basa su esami di diagnostica per immagini. La mammografia, esame di screening fondamentale per il cancro al seno, può a volte non evidenziare chiaramente le lesioni al capezzolo, soprattutto nelle donne giovani con tessuto mammario denso. In questi casi, l’ecografia mammaria si rivela uno strumento diagnostico più efficace, permettendo una visualizzazione più dettagliata delle strutture superficiali del seno. La scelta tra i due esami, o l’eventuale impiego di entrambi, dipende da diversi fattori, tra cui l’età della paziente, la densità del tessuto mammario e la presenza di sintomi specifici.

Oltre a mammografia ed ecografia, altri esami come la galattografia (studio radiologico dei dotti lattiferi) e la biopsia (prelievo di un campione di tessuto per l’analisi al microscopio) possono essere necessari per confermare la diagnosi e definire la natura della lesione.

Infine, è importante ricordare che la prevenzione gioca un ruolo fondamentale nella lotta contro il tumore al capezzolo, come per tutte le forme di cancro al seno. L’autopalpazione regolare, i controlli senologici periodici e uno stile di vita sano contribuiscono a ridurre il rischio e a favorire la diagnosi precoce, aumentando le possibilità di guarigione.