Come sono gli occhi di chi fuma canne?
In condizioni di scarsa luce o sotto leffetto di alcune sostanze, tra cui la cannabis, le pupille si dilatano, facendo apparire gli occhi più grandi. Tuttavia, questa dilatazione non è esclusiva del consumo di cannabis.
Occhi rossi e pupille dilatate: la cannabis e gli effetti sugli occhi
L’immagine stereotipata del consumatore di cannabis spesso include occhi rossi e pupille dilatate. Ma quanto c’è di vero in questa rappresentazione? E la dilatazione pupillare è un segno inequivocabile di consumo?
È vero che la cannabis può causare la dilatazione delle pupille, tecnicamente chiamata midriasi. Questo fenomeno è dovuto all’interazione del THC, il principale principio attivo della cannabis, con il sistema nervoso simpatico. Il THC agisce sui recettori cannabinoidi del sistema nervoso, influenzando, tra le altre cose, la regolazione della muscolatura dell’iride, la parte colorata dell’occhio che controlla l’apertura della pupilla. La pupilla si dilata per permettere a una maggiore quantità di luce di entrare nell’occhio, un meccanismo fisiologico che normalmente si attiva in condizioni di scarsa luminosità.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la midriasi non è un indicatore esclusivo del consumo di cannabis. Numerosi altri fattori possono causare la dilatazione delle pupille, tra cui:
- Scarsa illuminazione: Come accennato, la dilatazione pupillare è una risposta naturale alla diminuzione della luce ambientale.
- Alcune emozioni: Stati emotivi intensi, come paura, eccitazione o attrazione, possono influenzare il sistema nervoso e provocare midriasi.
- Assunzione di altri farmaci: Diversi farmaci, tra cui alcuni antidepressivi, anticolinergici e allucinogeni, possono avere la dilatazione pupillare come effetto collaterale.
- Traumi cranici: In alcuni casi, la dilatazione pupillare può essere un sintomo di un trauma cranico o di altre problematiche neurologiche.
- Patologie oculari: Alcune malattie oculari possono influire sulla dimensione delle pupille.
Per quanto riguarda il rossore oculare spesso associato al consumo di cannabis, questo è principalmente causato dalla vasodilatazione, ovvero l’allargamento dei vasi sanguigni. Il THC riduce la pressione sanguigna, che a sua volta può portare alla dilatazione dei vasi sanguigni, compresi quelli negli occhi. Questo effetto, combinato con la secchezza oculare, un altro possibile effetto collaterale della cannabis, contribuisce all’arrossamento.
In conclusione, mentre la cannabis può causare occhi rossi e pupille dilatate, questi sintomi non sono specifici e possono essere attribuiti a una varietà di altre cause. Pertanto, osservare questi segni non costituisce una prova definitiva di consumo di cannabis. Una diagnosi accurata richiede un’analisi più approfondita e una valutazione medica completa.
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