Cosa causa embolia polmonare?

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Unostruzione nei rami dellarteria polmonare, causata da un embolo – spesso un trombo, ma anche da altri materiali come liquido amniotico – genera unembolia polmonare. Questa condizione compromette il flusso sanguigno ai polmoni.

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L’ombra silenziosa: comprendere l’embolia polmonare

L’embolia polmonare (EP) si manifesta come un’improvvisa interruzione del flusso sanguigno in una parte del polmone. Questa ostruzione, definita “embolo”, è generalmente causata da un trombo, ovvero un coagulo di sangue che si forma in altre parti del corpo, tipicamente nelle vene profonde delle gambe o della pelvi (trombosi venosa profonda o TVP). Questo coagulo, viaggiando attraverso il sistema circolatorio, può raggiungere i vasi polmonari, incastrarsi e bloccare il flusso sanguigno.

Sebbene il trombo sia la causa più frequente di EP, esistono altre, meno comuni, ma altrettanto pericolose, possibilità. Frammenti di tessuto adiposo, bolle d’aria, liquido amniotico in gravidanza (una complicanza rara ma grave del parto), cellule tumorali o, più raramente ancora, corpi estranei iniettati per via endovenosa, possono anch’essi agire da emboli, ostruendo le arterie polmonari.

L’interruzione del flusso sanguigno causata dall’embolo ha conseguenze significative. Privato dell’apporto di sangue ossigenato, il tessuto polmonare a valle dell’ostruzione inizia a soffrire. Questa condizione può portare a danni permanenti al polmone e, nei casi più gravi, addirittura alla morte. La gravità dell’EP dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione dell’embolo, il numero di vasi ostruiti e la salute generale del paziente. Un piccolo embolo potrebbe causare sintomi lievi o addirittura passare inosservato, mentre un embolo di grandi dimensioni può provocare un collasso cardiocircolatorio e un arresto respiratorio.

È fondamentale sottolineare la stretta correlazione tra TVP ed EP. La TVP rappresenta il principale fattore di rischio per l’embolia polmonare. Per questo motivo, la prevenzione della TVP, attraverso misure come la mobilizzazione precoce dopo interventi chirurgici, l’uso di calze elastiche e, in alcuni casi, la terapia anticoagulante, è cruciale per ridurre il rischio di EP.

Riconoscere i sintomi dell’embolia polmonare è altrettanto importante. Dolore toracico acuto, spesso peggiorato dall’inspirazione, mancanza di respiro improvvisa, tachicardia, tosse (a volte con presenza di sangue), vertigini e svenimenti sono tutti segnali d’allarme che richiedono un’immediata valutazione medica. Una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, che solitamente prevede la somministrazione di farmaci anticoagulanti o trombolitici, sono fondamentali per limitare i danni e migliorare la prognosi. L’embolia polmonare è una condizione seria, ma con una corretta prevenzione e un intervento medico tempestivo, le probabilità di guarigione completa sono significativamente elevate.