Cosa fare se si ha la pressione a 150?

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Se la pressione sanguigna supera i 140/90 mmHg, è necessario consultare un medico. In caso di valori superiori a 180/110 mmHg, è consigliabile recarsi al pronto soccorso.

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Pressione a 150: Cosa fare e quando preoccuparsi davvero

Una lettura di 150 di pressione sanguigna (sottintendendo 150/90 mmHg o valori simili) rappresenta un campanello d’allarme che non va sottovalutato. Se il vostro sfigmomanometro indica questo valore, è fondamentale capire che non si tratta di un dato isolatamente allarmante, ma un segnale che richiede attenzione e un’immediata valutazione medica. Non esiste un approccio “fai da te” efficace, e tentare di autogestire la situazione potrebbe avere conseguenze negative sulla salute.

La pressione arteriosa, espressa in due valori (sistolica e diastolica), rappresenta la forza con cui il sangue spinge contro le pareti delle arterie. Un valore superiore a 140/90 mmHg è considerato ipertensione, e 150/90 mmHg rientra decisamente in questo range, indicando un rischio aumentato di complicazioni a lungo termine come malattie cardiache, ictus, insufficienza renale e problemi agli occhi.

Cosa NON fare:

  • Automedicarsi: Evitare assolutamente l’assunzione di farmaci senza prescrizione medica. Anche i comuni antidolorifici possono interagire negativamente con le terapie per l’ipertensione.
  • Ignorare il problema: La pressione alta spesso non presenta sintomi evidenti nelle fasi iniziali. Sottovalutare il problema può comportare conseguenze gravi e irreversibili.
  • Basarsi su misurazioni occasionali: Una singola misurazione, anche se elevata, non è sufficiente per diagnosticare l’ipertensione. È necessario un monitoraggio regolare della pressione, preferibilmente su più giorni e in diverse ore della giornata.

Cosa fare:

  • Contattare il medico curante: È il primo passo fondamentale. Il medico effettuerà una valutazione completa, considerando la vostra storia clinica, i fattori di rischio (età, familiarità, stile di vita, ecc.) e eventualmente prescriverà esami più approfonditi per individuare la causa dell’ipertensione e la terapia più adatta.
  • Monitorare regolarmente la pressione: Utilizzate uno sfigmomanometro preciso e seguite le istruzioni per l’utilizzo corretto. Annotazioni regolari delle letture saranno utili per il medico.
  • Adottare uno stile di vita sano: Anche prima di una diagnosi definitiva, iniziare ad adottare uno stile di vita più salutare può contribuire a ridurre la pressione sanguigna. Questo include:
    • Dieta equilibrata: Limitare il consumo di sale, grassi saturi e zuccheri; privilegiare frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre.
    • Attività fisica regolare: Almeno 30 minuti di attività moderata la maggior parte dei giorni della settimana.
    • Controllo del peso: Il sovrappeso e l’obesità sono fattori di rischio significativi per l’ipertensione.
    • Riduzione dello stress: Implementare tecniche di rilassamento come yoga, meditazione o attività che vi procurano piacere.
    • Limitazione di alcol e fumo: Queste sostanze sono dannose per la salute cardiovascolare.

Quando recarsi al pronto soccorso:

Se la pressione sanguigna supera i 180/110 mmHg, o se, oltre alla pressione elevata, si manifestano sintomi come forte mal di testa, confusione, vertigini, disturbi della vista, dolore toracico o difficoltà respiratorie, è fondamentale recarsi immediatamente al pronto soccorso. Questi sintomi possono indicare una crisi ipertensiva, che richiede un intervento medico urgente.

In conclusione, una pressione a 150 richiede un’attenzione immediata. Non sottovalutate il problema e consultate il vostro medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Ricordate che la prevenzione e un corretto stile di vita sono fondamentali per mantenere la salute del vostro sistema cardiovascolare.