Cosa si fa durante il breath test?

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Il Breath test al lattosio prevede un prelievo di campione espiratorio, seguito dallassunzione di lattosio. Successivamente, si effettuano ulteriori prelievi espiratori ogni mezzora per tre ore, monitorando la produzione di idrogeno. Lintero processo richiede circa quattro ore.

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Il Breath Test al Lattosio: Un’indagine respiratoria per la digestione

Il breath test al lattosio è un esame non invasivo e relativamente semplice che permette di diagnosticare l’intolleranza al lattosio, un disturbo digestivo sempre più diffuso. A differenza di altri test, come quelli ematochimici, questo metodo si concentra sull’analisi del respiro del paziente, offrendo un’immagine chiara della capacità di digerire lo zucchero del latte.

Ma cosa accade concretamente durante questo esame? Il processo, pur sembrando banale, richiede precisione e la collaborazione attiva del paziente. Inizia con un prelievo di campione espiratorio di base, un’analisi del respiro “a digiuno” che funge da punto di riferimento. Questo primo campione permette di stabilire il livello basale di idrogeno (H₂) ed eventualmente di metano (CH₄) nell’alito, gas prodotti dalla flora batterica intestinale. È fondamentale che il paziente si presenti a digiuno, evitando cibi e bevande (ad eccezione dell’acqua) per almeno 12 ore prima dell’esame, per garantire risultati affidabili e non falsati dalla presenza di altri composti nel tratto digestivo.

Successivamente, al paziente viene somministrata una soluzione contenente una dose specifica di lattosio, di solito in forma liquida. Questa dose è standardizzata e calibrata in base al peso corporeo del soggetto. Dopo l’assunzione del lattosio, inizia la fase di monitoraggio. A intervalli regolari, solitamente ogni mezz’ora per un periodo di tre ore, vengono prelevati ulteriori campioni espiratori. Questi campioni vengono analizzati per misurare l’eventuale aumento dei livelli di idrogeno e/o metano.

Un aumento significativo di questi gas nel respiro indica una difficoltà nell’assimilazione del lattosio. Se il paziente presenta un’intolleranza, l’enzima lattasi, responsabile della scomposizione del lattosio, è insufficiente o assente. Di conseguenza, il lattosio non viene digerito nell’intestino tenue e raggiunge l’intestino crasso, dove viene fermentato dalla flora batterica, producendo idrogeno e/o metano. Questi gas vengono poi assorbiti nel sangue e successivamente espirati, rivelando così la presenza dell’intolleranza.

L’intero processo, dalla preparazione iniziale al prelievo finale, dura circa quattro ore. Durante questo periodo, il paziente deve rimanere a riposo e seguire le istruzioni del personale medico. È importante evitare di fumare o masticare gomme durante l’esame, in quanto questi comportamenti possono influenzare i risultati.

Il breath test al lattosio, grazie alla sua semplicità e alla sua non invasività, rappresenta un metodo diagnostico prezioso e affidabile per individuare l’intolleranza al lattosio. Permette di ottenere una diagnosi accurata, evitando così diagnosi errate e consentendo al paziente di adottare una dieta più appropriata e migliorare la propria qualità di vita.