Il tumore al colon può causare carenza di ferro?

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La diarrea, il dolore addominale, il sangue nelle feci e lanemia sideropenica possono essere sintomi di tumore al colon-retto. La sottovalutazione di questi segnali, spesso dovuta a errata convinzione di invulnerabilità legata alletà, ritarda la diagnosi e le cure.

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L’Anemia Sideropenica: Un Campanello d’Allarme Silenzioso nel Tumore al Colon

La diagnosi di tumore al colon-retto è una realtà che, purtroppo, colpisce un numero sempre maggiore di persone. Spesso, i sintomi iniziali di questa patologia si presentano in maniera subdola, confondendosi con disturbi più comuni e meno preoccupanti. Tra questi, l’anemia sideropenica, ovvero la carenza di ferro, può rappresentare un campanello d’allarme cruciale, spesso sottovalutato.

È fondamentale comprendere come un tumore al colon possa generare una carenza di ferro nel nostro organismo. Il meccanismo principale risiede nel sanguinamento cronico, anche di lieve entità, che la massa tumorale può provocare a livello intestinale. Queste micro-emorragie, spesso impercettibili ad occhio nudo nelle feci, conducono gradualmente alla perdita di ferro e, conseguentemente, all’anemia sideropenica.

Al di là dell’anemia, il quadro sintomatologico tipico del tumore al colon può comprendere diarrea persistente, dolori addominali ricorrenti, e la presenza, talvolta evidente, di sangue nelle feci. La comparsa di questi sintomi, in associazione ad una diagnosi di anemia sideropenica, dovrebbe indurre ad un approfondimento diagnostico mirato, volto ad escludere o confermare la presenza di una neoplasia al colon.

Purtroppo, un errore comune, che si rivela spesso fatale, è la sottovalutazione di questi segnali. L’errata convinzione di invulnerabilità, soprattutto nelle fasce d’età più giovani, porta a minimizzare i disturbi e a ritardare la consultazione medica. Questo ritardo si traduce in un peggioramento della prognosi, poiché un tumore diagnosticato in fase avanzata è, inevitabilmente, più difficile da trattare.

È quindi imperativo sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al colon. Un’attenta osservazione dei propri sintomi, unita ad una periodica valutazione del livello di ferro nel sangue, soprattutto in presenza di altri fattori di rischio (familiarità, dieta povera di ferro, malattie infiammatorie intestinali), può fare la differenza.

Ricordiamo che la colonscopia, un esame endoscopico che permette di visualizzare l’interno del colon, rappresenta lo strumento diagnostico più efficace per individuare precocemente lesioni precancerose o tumori in fase iniziale. Sottoporsi regolarmente a questo esame, secondo le indicazioni del proprio medico, è un atto di responsabilità nei confronti della propria salute.

In conclusione, l’anemia sideropenica, in associazione a sintomi gastrointestinali, non deve essere mai trascurata. Essa potrebbe rappresentare un campanello d’allarme silenzioso, che ci invita a prestare maggiore attenzione al nostro corpo e a rivolgerci tempestivamente al medico curante. Una diagnosi precoce, infatti, aumenta significativamente le possibilità di cura e di guarigione dal tumore al colon. Non sottovalutiamo i segnali, la nostra salute è preziosa.

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