Perché si dice salute quando si brinda?

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Lusanza di dire salute durante un brindisi sembra derivare da antiche consuetudini marinaresche. Si pensa che marinai cinesi salutassero in questo modo, pratica poi diffusa tra marinai e commercianti europei. In contesti di lingua inglese, come nel Regno Unito, si predilige lespressione cheers durante i brindisi.

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L’Eco di un Auspicio nel Cristallo: Perché Diciamo “Salute” quando Brindiamo?

Il tintinnio dei calici, un suono festoso che risuona in celebrazioni di ogni sorta, è quasi sempre accompagnato da una parola benaugurante: “Salute!”. Ma perché proprio questa parola? Cosa si cela dietro questo gesto, apparentemente semplice, che unisce culture diverse in un desiderio comune di benessere?

Sebbene le origini precise siano avvolte in una nebbia di tradizioni orali e interpretazioni storiche, l’ipotesi più affascinante affonda le sue radici nel mondo marittimo, un crocevia di scambi culturali e usanze singolari. Si narra, infatti, che marinai cinesi utilizzassero un saluto specifico, carico di buon auspicio, durante i loro viaggi in mare. Questo saluto, nella sua essenza, era un augurio di buona salute, una benedizione per affrontare i pericoli e le incertezze del viaggio.

L’ipotesi più accreditata è che questa pratica sia stata poi adottata e diffusa dai marinai e commercianti europei, che, entrando in contatto con le culture orientali, ne assorbirono usi e costumi. In un’epoca in cui le malattie erano endemiche e la vita in mare particolarmente ardua, augurare “Salute” diventava un gesto non solo di cortesia, ma anche di profonda empatia e solidarietà.

Il brindisi, quindi, non era solo un’occasione per alzare un bicchiere in aria, ma un momento di condivisione, un modo per esprimere un sincero desiderio di benessere per i propri compagni di viaggio, per i propri amici e per la comunità. L’auspicio di “Salute” si trasformava in una sorta di amuleto verbale, un’invocazione di protezione contro i mali del corpo e dello spirito.

È interessante notare come, a seconda della lingua e della cultura, si utilizzino espressioni diverse per lo stesso gesto. Mentre in italiano e in molte altre lingue si predilige “Salute”, in contesti anglofoni, come nel Regno Unito, risuona il più informale e gioioso “Cheers”. Entrambe le espressioni, pur nella loro diversità, condividono il medesimo intento: elevare il brindisi a qualcosa di più di un semplice atto formale, trasformandolo in un sincero augurio di felicità e prosperità.

Oggi, che si tratti di celebrare un successo, un anniversario o semplicemente la gioia di stare insieme, il gesto del brindisi e l’augurio di “Salute” continuano a risuonare con la stessa forza e significato di un tempo. Un eco di antiche tradizioni che si perpetua nel cristallo dei nostri bicchieri, un legame invisibile che ci unisce in un desiderio comune di benessere e felicità. Un promemoria, forse, che la salute, in fondo, è il bene più prezioso che possiamo augurarci a vicenda.