Quando fa molto caldo la temperatura corporea aumenta?

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Con temperature elevate, il corpo accumula calore dallambiente e dal metabolismo. La termoregolazione interviene per dissipare questo calore in eccesso e mantenere la temperatura corporea intorno ai 37°C, prevenendo surriscaldamenti pericolosi.

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Il caldo torrido: come il corpo combatte l’aumento di temperatura

L’estate, con le sue giornate afose, porta con sé un’inevitabile sfida per il nostro organismo: contrastare l’aumento della temperatura corporea. Quando il termometro schizza in alto, il corpo, infatti, non solo produce calore internamente attraverso il metabolismo basale e l’attività fisica, ma assorbe anche calore dall’ambiente circostante, principalmente attraverso la radiazione solare e la conduzione dal contatto con superfici calde. Questo accumulo di calore, se non gestito correttamente, può portare a un pericoloso surriscaldamento, con conseguenze anche gravi per la salute.

Per fortuna, il nostro corpo è dotato di un sofisticato sistema di termoregolazione, un complesso meccanismo fisiologico che si attiva per mantenere la temperatura interna intorno ai 37°C, il valore ottimale per il corretto funzionamento degli organi e dei processi metabolici. In presenza di temperature elevate, questo sistema mette in atto diverse strategie per dissipare il calore in eccesso.

Uno dei meccanismi principali è la vasodilatazione periferica: i vasi sanguigni superficiali, soprattutto quelli della pelle, si dilatano, aumentando il flusso di sangue verso la superficie corporea. Questo permette al calore di essere trasferito più facilmente all’ambiente esterno attraverso la conduzione, la convezione (se c’è vento) e l’irraggiamento.

Un altro meccanismo fondamentale è la sudorazione: le ghiandole sudoripare producono sudore, un liquido composto principalmente da acqua e sali minerali. L’evaporazione del sudore sulla superficie della pelle assorbe calore, contribuendo a raffreddare il corpo. È importante sottolineare che l’efficacia della sudorazione dipende dall’umidità dell’aria: in ambienti umidi, l’evaporazione è rallentata, rendendo più difficile la dispersione del calore.

Oltre a questi meccanismi principali, il corpo adotta anche altre strategie per contrastare il caldo, come la riduzione dell’attività metabolica e la ricerca di ambienti più freschi e ombreggiati.

Tuttavia, quando l’esposizione al caldo è prolungata o intensa, i meccanismi di termoregolazione possono non essere sufficienti, con il rischio di sviluppare diverse patologie da calore, come crampi, esaurimento da calore e, nei casi più gravi, colpo di calore. È quindi fondamentale adottare comportamenti preventivi, come bere molta acqua, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, indossare abiti leggeri e traspiranti e consumare pasti leggeri e freschi. Prestare attenzione ai segnali del corpo e intervenire tempestivamente in caso di malessere è cruciale per proteggere la propria salute durante i periodi di caldo intenso.

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