Quando il corpo trattiene troppi liquidi?
Intrappolati nell’acqua: quando il corpo dice “Basta!” alla gestione dei liquidi
La sensazione di pesantezza, gli abiti che stringono più del solito, il gonfiore diffuso, soprattutto a gambe, glutei e addome: sono tutti campanelli d’allarme che possono segnalare la presenza di ritenzione idrica, un disturbo comune che porta all’accumulo eccessivo di liquidi negli spazi intercellulari, ovvero tra cellula e cellula. Ma perché il nostro corpo, sofisticata macchina progettata per un perfetto equilibrio, a volte fallisce nella gestione dei fluidi?
L’edema, termine medico per indicare il gonfiore, non è una patologia in sé, ma piuttosto il sintomo di un disequilibrio sottostante. Immaginiamo il nostro sistema circolatorio come una rete di canali in cui scorre l’acqua: se i canali si restringono, o se la “pompa” (il cuore) non funziona a pieno regime, l’acqua può ristagnare, infiltrandosi nei tessuti circostanti.
Diverse possono essere le cause di questa “inondazione” interna. Un’alimentazione ricca di sodio, ad esempio, trattiene i liquidi, così come una vita sedentaria che rallenta il ritorno venoso e il drenaggio linfatico. Anche gli sbalzi ormonali, tipici del ciclo mestruale o della gravidanza, possono influenzare l’equilibrio idrico, così come l’assunzione di alcuni farmaci, come antinfiammatori e cortisonici.
In alcuni casi, la ritenzione idrica può essere un segnale di patologie più serie, come problemi renali, cardiaci o epatici. Se il gonfiore è persistente, associato ad altri sintomi come difficoltà respiratorie, dolore al petto o alterazioni della diuresi, è fondamentale rivolgersi al medico per una diagnosi accurata.
Oltre a queste cause, esistono fattori predisponenti individuali, come la familiarità e la conformazione fisica. Chi ha una predisposizione genetica alla ritenzione idrica, o chi presenta una struttura fisica caratterizzata da una circolazione venosa e linfatica più fragile, sarà più suscettibile al problema.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, la ritenzione idrica può essere gestita e alleviata attraverso semplici accorgimenti. Un’alimentazione equilibrata, povera di sale e ricca di frutta e verdura, l’attività fisica regolare, anche una semplice camminata quotidiana, e l’idratazione costante, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, sono le prime armi per combattere il gonfiore.
Infine, rimedi naturali come infusi drenanti a base di piante come betulla, tarassaco e pilosella, possono contribuire a migliorare la funzionalità del sistema linfatico e a favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Ricordiamo però che, prima di assumere qualsiasi integratore o rimedio naturale, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o un esperto in fitoterapia.
La ritenzione idrica, quindi, non è un nemico invincibile. Conoscere le sue cause e adottare uno stile di vita sano sono le chiavi per riconquistare il benessere e sentirsi leggeri, dentro e fuori.
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