Quanto è il massimo di apnea?

16 visite
Herbert Nitsch, nel 2012, ha raggiunto la profondità record di -253 metri in apnea, ma limpresa gli è costata un ricovero in terapia intensiva.
Commenti 0 mi piace

L’incredibile profondità dell’apnea umana: fino a dove può spingersi il corpo umano?

L’apnea, l’atto di trattenere il respiro sott’acqua, è un’impresa che mette alla prova i limiti fisiologici del corpo umano. Spingendosi oltre i suoi confini, l’apneista francese Herbert Nitsch ha raggiunto un’impressionante profondità record di -253 metri nel 2012. Tuttavia, il tentativo gli è costato caro, con un ricovero in terapia intensiva.

Fisiologia dell’apnea:

Durante l’apnea, il corpo si adatta a bassi livelli di ossigeno rallentando il battito cardiaco, ristretto i vasi sanguigni e deviando il flusso sanguigno verso organi vitali come cervello e cuore. Il diaframma, il muscolo che controlla la respirazione, si rilassa, consentendo l’ingresso di meno acqua nei polmoni.

Profondità estreme:

Man mano che gli apneisti scendono più in profondità, la pressione aumenta notevolmente, mettendo a dura prova il corpo. A -100 metri, la pressione è 11 volte maggiore rispetto alla superficie, comprimendo il torace e rendendo difficile la respirazione. Intorno ai -150 metri, i polmoni collassano completamente.

Il tentativo record di Nitsch:

Nell’ottobre 2012, Nitsch ha intrapreso un’immersione in apnea senza precedenti nel Mar Rosso. Ha impiegato più di 4 minuti e 37 secondi per raggiungere la profondità di -253 metri, il che gli è valso un Guinnes World Record.

Conseguenze:

L’impresa estrema di Nitsch ha avuto però gravi conseguenze. La decompressione troppo rapida dopo l’immersione ha causato una malattia da decompressione, con sintomi tra cui nausea, vertigini e paralisi. È stato ricoverato in terapia intensiva per diversi giorni, ma alla fine si è ripreso completamente.

Limiti umani:

Il tentativo di Nitsch dimostra che il corpo umano è capace di realizzazioni straordinarie. Tuttavia, mette anche in luce i rischi estremi associati all’apnea in acque profonde. Mentre la tecnologia e i metodi di allenamento continuano ad evolversi, i limiti umani nell’apnea rimangono da svelare.

Conclusioni:

L’esplorazione delle profondità dell’apnea è un’affermazione della resilienza e della capacità di adattamento del corpo umano. Il record di Herbert Nitsch è una testimonianza della determinazione e dei progressi umani nello spingere oltre i confini. Tuttavia, è importante ricordare i pericoli associati e la necessità di garantire la sicurezza degli apneisti che si sforzano di raggiungere profondità estreme.