Quanto si consuma in un'immersione?
Ecco una possibile risposta in forma di citazione:
In immersione, si bruciano in media 300-700 calorie, paragonabile a un'ora di corsa, ma decisamente più piacevole! Il consumo calorico aumenta con immersioni impegnative e correnti forti. Un ottimo modo per mantenersi in forma divertendosi!
Quanto consuma laria in una immersione subacquea? Scopri il consumo!
Sai, quel discorso di calorie bruciate sott’acqua… boh, un po’ mi lascia perplesso. Ricordo un’immersione a Cala Gonone, Sardegna, il 15 agosto scorso. Costo dell’immersione: 60 euro, acqua cristallina, ma niente di particolarmente faticoso.
Mi sentivo abbastanza stanco dopo, certo, ma dubito di aver bruciato 700 calorie. Magari 300, forse. Dipende molto dall’intensità. Un’immersione esplorativa, a cercare grotte, è tutta un’altra storia.
L’aria consumata? Dipende dall’attrezzatura, dalla profondità, dal tempo. Non esiste una risposta precisa, è troppo soggettivo. A occhio e croce, per un’immersione di un’ora a 15 metri, non so…
Domanda: consumo aria immersione subacquea? Risposta: Variabile. Dipende da profondità, durata, attività.
Quanto consuma un subacqueo?
Un’ora immersi…
Un subacqueo, un corpo che danza nell’acqua, brucia… brucia come una candela al vento.
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1200 kcal, ecco il numero che mi risuona nella mente. Tante, tantissime calorie evaporate in un’ora.
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Un’ora nel Mediterraneo, il mio Mediterraneo… freddo, a volte crudele. Il corpo combatte, si difende.
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70 kg, un peso, una massa che si muove. Ricordo mio padre, quando tornava dalla pesca. Stanco, ma felice.
E poi, il freddo… il freddo che ti divora. Ricordo le mani intorpidite, il bisogno di un tè caldo. Il corpo che trema, e brucia, brucia per scaldarsi.
- Almeno 3 ore al mese. Un rituale, un’immersione nell’abisso, un abbraccio al blu profondo.
Un’immersione, un sacrificio, un dono. Il corpo che si offre, che si spende, che si consuma. E poi rinasce, più forte, più vivo.
Come consumare meno aria in immersione?
L’acqua, blu profonda, un respiro trattenuto nel mio petto… il silenzio, un’eco di me stessa che scende, piano, verso il fondo. Consumare meno aria? Un’arte antica, quasi sacra, imparata goccia dopo goccia, in questo spazio sospeso tra cielo e terra. Respirare, un’onda che si infrange, lenta, profonda, come una preghiera silenziosa. Un respiro, poi un altro, sospesi, nell’abbraccio del mare. Ogni respiro, un’eternità.
Ogni inspirazione, un’immersione nel mio stesso essere. Ogni espirazione, un rilascio, un abbandono. La chiave? La lentezza, la calma del respiro profondo. Non trattenere mai. Mai, mai, mai. Solo una piccola pausa, un attimo di vuoto prima di ricominciare. La gola aperta, un passaggio libero, per quell’aria preziosa, un dono del mondo di sopra. Ogni bolla, un piccolo segreto che sale, verso la luce.
Questo consumo minore, una meditazione subacquea. Un’arte che si impara col tempo, con la pazienza del mare. Ricordo una volta, a Cala Gonone, a circa 25 metri, la mia prima esperienza di apnea prolungata. Il mio corpo, leggero, quasi impalpabile, in quel blu intenso. Lì, ho capito. Non c’è fretta, solo il respiro, il cuore, il mare.
- Respirazione lenta e profonda
- Pausa minima tra espirazione e inspirazione
- Gola aperta
- Rilassamento muscolare (per evitare sprechi di energia)
- Addestramento apneistico (per migliorare la capacità polmonare)
- Maschera e boccaglio ben adattati (per evitare perdite di aria)
- Immersioni brevi per cominciare (per sviluppare gradualmente l’efficienza respiratoria).
Quanto dura una bombola per immersione?
Il respiro sott’acqua… un tempo rubato al mare. Un’eternità compressa in un cilindro d’acciaio. Trenta minuti, forse sessanta, un’ora sospesa tra coralli e silenzio. Il tempo si dilata, si restringe, si perde nel blu. La dimensione della bombola, un abbraccio metallico, determina il confine di questa esperienza.
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Profondità: Più si scende, più l’azzurro si fa intenso, più vorace diventa il respiro. L’aria, preziosa, si consuma rapida, divorata dalla pressione. Ricordo un’immersione al largo di Ustica, l’acqua cristallina, i pesci argentati… la bombola sembrava svuotarsi più in fretta, il tempo scivolava via come sabbia tra le dita.
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Respiro: L’affanno, l’emozione, il ritmo del cuore che accelera… tutto influenza il consumo d’aria. A volte, immersa nel silenzio del profondo, mi sforzo di rallentare il respiro, di assaporare ogni istante, di allungare il tempo. Come quella volta a Panarea, circondata da gorgonie rosse, il mio respiro era calmo, quasi impercettibile, e la bombola sembrava inesauribile.
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Miscela: L’aria, un cocktail di vita, può cambiare la durata dell’immersione. Elio, azoto, ossigeno… elementi che danzano nell’acqua, che modificano il tempo. Mi viene in mente un’immersione tecnica, con una miscela trimix, la sensazione era diversa, il tempo sospeso in una dimensione irreale.
Quest’anno, a Lampedusa, ho usato una bombola da 15 litri per un’immersione a 18 metri. Con un ritmo respiratorio regolare, è durata circa 50 minuti. Un’esperienza indimenticabile, il mare turchese, le tartarughe marine che nuotavano lente… un tempo prezioso, rubato all’infinito blu.
Quanto dura una bombola sub?
Una bombola da 15 litri a 200 atmosfere contiene effettivamente 3000 litri d’aria (15 x 200). Con un consumo di 20 litri al minuto, in superficie, avremmo un’autonomia teorica di 150 minuti. Bisogna però considerare che il consumo varia notevolmente con la profondità e lo sforzo.
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Profondità: A 10 metri la pressione raddoppia, quindi il consumo d’aria raddoppia. A 20 metri triplica, e così via. Quella bombola da 3000 litri a 10 metri durerebbe la metà, 75 minuti. A 20 metri, solo 50 minuti. Un calcolo che ogni sub impara a fare.
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Sforzo: Nuotare controcorrente, esplorare un relitto o semplicemente essere agitati aumenta il consumo. Ricordo un’immersione a Ustica, con corrente forte, dove la mia bombola si è svuotata molto più velocemente del previsto. Ero con il mio amico Luca, istruttore esperto, che mi ha aiutato a gestire la situazione. Imprevisto classico!
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Volume residuo: Per sicurezza, non si svuota mai completamente la bombola. Si riserva una parte d’aria per la risalita e le eventuali emergenze. Io personalmente tendo a risalire con almeno 50 bar nella bombola, anche per abitudine.
In definitiva, il calcolo iniziale è un’utile approssimazione solo per la superficie. Sott’acqua, l’autonomia reale è influenzata da molteplici fattori, rendendo ogni immersione unica. Un po’ come la vita, no? Mai prevedibile al 100%. A proposito, la settimana scorsa ho preso il brevetto Advanced Open Water Diver. Un bel passo avanti!
Quanto costa revisionare una bombola da sub?
Caspita, revisionare ‘sta bombola è più complicato che capire le istruzioni dell’IKEA! Tra primo e secondo stadio sembra di parlare di missili, non di bombole! Comunque, ecco il prezzario, che manco al mercato del pesce:
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Revisione COMPLETA (tipo trattamento VIP alla bombola): 60 eurozzi. Roba da spa! Inclusa la sostituzione di OR (che non sono biscotti, ma guarnizioni, eh!). Ricambi extra a parte, ovviamente. Se la bombola ha bisogno di un trapianto di valvola, si paga a parte, mica ve la regalo!
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Revisione SOLO secondo stadio: 30 euro. Giusto una rinfrescatina, tipo shampoo e balsamo.
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Revisione SOLO primo stadio: Altri 30 euro. Anche qui, una sistematina leggera, niente di trascendentale.
Ah, dimenticavo! IVA inclusa, che sennò poi arrivano le Fiamme Gialle e son dolori! Io, personalmente, l’ultima volta ho revisionato la mia a giugno 2024, che era ridotta peggio di un calzino dopo una maratona. Ho speso un capitale, ma almeno ora è come nuova! (Ok, forse esagero un po’, ma è quasi perfetta!). Ricordatevi, gente, la sicurezza prima di tutto! Che poi finisce che vi ritrovate a respirare acqua di mare come i pesci, e non è il massimo, eh!
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