Come avviene il processo di pastorizzazione?

7 visite

La pastorizzazione di liquidi alimentari si realizza con scambiatori di calore. Esistono diverse tipologie, tra cui quelli tubolari, a superficie raschiata o a piastre. Questi ultimi impiegano piastre metalliche sovrapposte: il liquido da pastorizzare fluisce su un lato, mentre sullaltro circola un fluido riscaldato alla temperatura desiderata.

Commenti 0 mi piace

Il Segreto di una Vita Più Lunga: Alla Scoperta del Processo di Pastorizzazione

La pastorizzazione, un termine che evoca subito immagini di latte fresco e sicurezza alimentare, è un processo tanto essenziale quanto spesso dato per scontato. Ma come avviene realmente questa magia che prolunga la vita dei nostri liquidi alimentari preferiti? La risposta risiede in un ingegnoso sistema di scambio termico, cuore pulsante di questa tecnica di conservazione.

Lungi dall’essere un semplice riscaldamento, la pastorizzazione è un’arte delicata che mira a eliminare o ridurre drasticamente i microrganismi patogeni responsabili del deterioramento e potenziali malattie, senza compromettere le qualità organolettiche del prodotto. Questo equilibrio è fondamentale e viene raggiunto grazie a un controllo preciso della temperatura e dei tempi di esposizione al calore.

Il protagonista indiscusso di questo processo è lo scambiatore di calore, un dispositivo progettato per trasferire il calore da un fluido a un altro in modo efficiente. Esistono diverse tipologie di scambiatori di calore, ognuna con i suoi vantaggi specifici a seconda del tipo di liquido da trattare e delle esigenze di produzione. Tra i più comuni, troviamo:

  • Gli Scambiatori Tubolari: Caratterizzati da un design semplice ed efficace, questi scambiatori utilizzano una serie di tubi concentrici per il passaggio dei liquidi. Il liquido da pastorizzare scorre all’interno dei tubi, mentre il fluido riscaldante circola all’esterno, permettendo il trasferimento di calore attraverso le pareti dei tubi.

  • Gli Scambiatori a Superficie Raschiata: Particolarmente adatti per liquidi viscosi o contenenti particelle solide, questi scambiatori sono dotati di raschietti rotanti che rimuovono costantemente il prodotto dalla superficie di scambio termico, evitando la formazione di incrostazioni e garantendo un riscaldamento uniforme.

  • Gli Scambiatori a Piastre: Considerati una soluzione versatile e efficiente, gli scambiatori a piastre sono composti da una serie di piastre metalliche sottili, impilate e sigillate. Il liquido da pastorizzare fluisce su un lato delle piastre, mentre sull’altro circola un fluido riscaldato alla temperatura desiderata. Questo design permette un’ampia superficie di scambio termico in uno spazio relativamente ridotto, assicurando un riscaldamento rapido e omogeneo.

Il Processo di Pastorizzazione con Scambiatori a Piastre: Un Esempio Concreto

Immaginiamo un flusso costante di latte crudo che si appresta a subire la sua trasformazione. Questo latte viene pompato all’interno di uno scambiatore a piastre. Le piastre, solitamente in acciaio inossidabile per garantire igiene e resistenza alla corrosione, sono progettate con scanalature che creano canali stretti per il passaggio del liquido.

Su un lato di queste piastre, come abbiamo detto, fluisce il latte crudo, mentre sull’altro circola acqua calda o vapore, mantenuti a una temperatura precisa, ad esempio 72°C. Questo contatto intimo tra il latte e la superficie calda delle piastre permette un trasferimento rapido di calore. In pochi secondi, la temperatura del latte raggiunge il livello desiderato per la pastorizzazione.

Dopo aver raggiunto la temperatura di pastorizzazione, il latte viene mantenuto a questa temperatura per un periodo specifico, generalmente 15 secondi, in una sezione separata dell’impianto chiamata “holding tube”. Questo tempo di permanenza è cruciale per garantire l’efficace eliminazione dei microrganismi.

Infine, il latte pastorizzato viene raffreddato rapidamente, spesso utilizzando il latte crudo in ingresso come fluido refrigerante in un’altra sezione dello scambiatore a piastre, recuperando così energia termica e migliorando l’efficienza complessiva del processo.

Oltre il Latte: La Versatilità della Pastorizzazione

Sebbene l’esempio del latte sia il più familiare, la pastorizzazione è applicata a una vasta gamma di liquidi alimentari, tra cui succhi di frutta, birra, vino e persino salse. Il principio rimane lo stesso: un controllo accurato della temperatura e dei tempi di esposizione per garantire la sicurezza alimentare senza alterare significativamente le caratteristiche del prodotto.

In conclusione, la pastorizzazione, grazie all’ingegnosità degli scambiatori di calore, è un processo cruciale che contribuisce a proteggere la nostra salute e a prolungare la freschezza degli alimenti che consumiamo quotidianamente. Un piccolo gesto, un riscaldamento controllato, che fa una grande differenza nella nostra vita.

#Batteri Uccisi #Latte Sicuro #Pastorizzazione