Cosa cambia tra istogramma e ortogramma?

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Grafici a barre, detti istogrammi o ortogrammi, visualizzano dati statistici. La differenza risiede solo nellorientamento delle barre: orizzontale o verticale, senza alterare la funzione rappresentativa dei dati.
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Istogramma vs. Ortogonma: Una Distinzione Più Sfumata di Quanto Sembri

Spesso, nell’ambito della rappresentazione grafica di dati statistici, si sente parlare di istogrammi e ortogrammi come se fossero due entità distinte con significati profondamente diversi. In realtà, la distinzione è molto più sottile e, a volte, persino superflua. Entrambi sono, infatti, varianti di un unico tipo di grafico: il grafico a barre.

La differenza principale, e spesso l’unica, risiede nell’orientamento delle barre: verticali nell’istogramma, orizzontali nell’ortogramma. In entrambi i casi, la lunghezza delle barre rappresenta la grandezza del dato che si intende visualizzare. L’asse delle ascisse (orizzontale) e quello delle ordinate (verticale) scambiano semplicemente il loro ruolo a seconda del tipo di grafico scelto.

Consideriamo un esempio: vogliamo rappresentare il numero di studenti iscritti a diverse facoltà universitarie. Un istogramma mostrerà le facoltà sull’asse delle ascisse e il numero di studenti sull’asse delle ordinate, con barre verticali la cui altezza è proporzionale al numero di iscritti. Un ortogramma, invece, presenterà le facoltà sull’asse delle ordinate e il numero di studenti sull’asse delle ascisse, utilizzando barre orizzontali di lunghezza proporzionale al numero di iscritti. L’informazione trasmessa rimane invariata.

La scelta tra istogramma e ortogramma, quindi, dipende principalmente da fattori estetici e di leggibilità. Un istogramma può essere più efficace quando si hanno molte categorie con etichette lunghe sull’asse delle ascisse, evitando sovrapposizioni e migliorando la leggibilità. Al contrario, un ortogramma potrebbe essere preferibile quando si hanno numerosi dati numerici da rappresentare, rendendo più facile la comparazione tra i valori. Inoltre, in presentazioni o report, l’orientamento può essere scelto per ragioni di layout e coerenza con il resto della documentazione.

In conclusione, la terminologia “istogramma” e “ortogramma” crea spesso una falsa dicotomia. Sarebbe più corretto parlare di grafici a barre con orientamento verticale (istogramma) e orizzontale (ortogramma), sottolineando la sostanziale equivalenza funzionale e la differenza puramente estetica. La scelta tra i due dipende da considerazioni pratiche legate alla chiarezza e alla presentazione dei dati, e non da una differenza intrinseca nel tipo di informazione rappresentata. L’importante è che la rappresentazione grafica sia chiara, accurata e faciliti la comprensione dei dati presentati.