Il sale trattiene i liquidi nel corpo?
Uneccessiva assunzione di sale determina ritenzione idrica, causando gonfiore. Laumento del volume di liquidi corporei, conseguentemente, può elevare la pressione sanguigna, incrementando il rischio di malattie cardiovascolari.
Il sale: amico o nemico dell’idratazione? Sfatiamo il mito della sete.
Spesso si sente dire che il sale disidrata, inducendo una sete irrefrenabile. In realtà, il meccanismo è più complesso e riguarda la ritenzione idrica, un fenomeno che può avere conseguenze significative sulla salute. Non si tratta di una vera e propria disidratazione, bensì di un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali, ovvero tra le cellule, che genera gonfiore e pesantezza.
Un’eccessiva assunzione di sodio, il principale componente del sale da cucina (cloruro di sodio), altera il delicato equilibrio idroelettrolitico del nostro organismo. Il sodio, infatti, svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dei fluidi corporei. Quando ne ingeriamo troppo, l’organismo cerca di compensare l’eccesso aumentando la concentrazione di acqua nel sangue per diluire il sodio. Questo processo, regolato da un ormone chiamato aldosterone, porta ad un aumento del volume plasmatico, ovvero la parte liquida del sangue.
L’aumento del volume plasmatico si traduce in un aumento della pressione esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi sanguigni, ovvero la pressione arteriosa. Un’ipertensione prolungata nel tempo rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, come ictus, infarto e insufficienza cardiaca.
È importante sottolineare che la ritenzione idrica causata dal sale non si manifesta con la sensazione di sete, anzi. Potremmo sentirci gonfi, appesantiti, notare un aumento di peso repentino e la comparsa di edemi, soprattutto a livello di mani, piedi e caviglie, senza necessariamente avvertire il bisogno di bere. Questo perché l’acqua è trattenuta all’interno del corpo, ma non è disponibile per le cellule.
Quindi, il sale non disidrata nel senso stretto del termine, ma provoca un accumulo di liquidi che può essere dannoso per la salute. Per mantenere un corretto equilibrio idroelettrolitico e prevenire problemi di salute, è fondamentale seguire una dieta equilibrata, limitando il consumo di sale e privilegiando alimenti freschi e ricchi di potassio, un minerale che aiuta a contrastare gli effetti del sodio. Inoltre, è importante bere acqua a sufficienza, indipendentemente dalla sensazione di sete, per favorire l’eliminazione delle scorie e mantenere un’adeguata idratazione cellulare. Consultare un medico o un nutrizionista può essere utile per personalizzare l’apporto di sale e liquidi in base alle proprie esigenze e condizioni di salute.
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