Quando potrebbe risvegliarsi il Vesuvio?

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Studi recenti, coordinati dal Politecnico di Zurigo, suggeriscono un potenziale intervallo di mille anni tra le eruzioni del Vesuvio, dallultima del 1944.
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Il Vesuvio: un risveglio a lungo termine?

Il Vesuvio, il famigerato vulcano italiano che incombe su Napoli, ha una storia di eruzioni esplosive, l’ultima delle quali avvenne nel 1944. Studi recenti, tuttavia, suggeriscono che il vulcano potrebbe avere un periodo di quiescenza più lungo di quanto si pensasse in precedenza.

Ricerche condotte dal Politecnico di Zurigo hanno utilizzato una tecnica nota come “datazione della serie dell’uranio” per analizzare le rocce magmatiche del Vesuvio. Questa tecnica misura il decadimento radioattivo dell’uranio in piombo, consentendo di determinare l’età delle eruzioni passate.

I risultati dello studio hanno rivelato che l’intervallo medio tra le eruzioni del Vesuvio è di circa 1.000 anni. Ciò significa che la prossima eruzione potrebbe verificarsi da 500 a 1.500 anni da oggi.

Questo intervallo di tempo è significativamente più lungo delle stime precedenti, che prevedevano un’eruzione ogni 100-200 anni. La lunga quiescenza suggerisce che il Vesuvio potrebbe non essere così attivo come si pensava.

Tuttavia, gli scienziati sottolineano che questa previsione si basa su un numero limitato di eruzioni e che potrebbero esserci fattori sconosciuti che potrebbero influenzare la frequenza delle eruzioni.

Nonostante il potenziale intervallo di 1.000 anni, il Vesuvio rimane un vulcano attivo e pericoloso. La sua vicinanza a Napoli e ad altri centri abitati lo rende una minaccia significativa per oltre 3 milioni di persone.

Il monitoraggio e la ricerca continui sono vitali per comprendere meglio il comportamento del Vesuvio e per preparare i piani di evacuazione e mitigazione in caso di un’eventuale eruzione.

Mentre la prossima eruzione del Vesuvio potrebbe non essere imminente, la consapevolezza del rischio e prepararsi ad esso sono essenziali per proteggere la popolazione circostante.