Quanti metri di decompressione?

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Le tappe di decompressione in immersione variano a seconda della miscela respiratoria. Per miscele con azoto, la decompressione avviene solitamente tra 3 e 20 metri, mentre con lelio tra 20 e 40 metri.
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La decompressione: profondità e variabili

L’immersione subacquea comporta il rischio di malattia da decompressione (MDD), una condizione potenzialmente pericolosa per la vita che si verifica quando il gas inerte disciolto nel sangue e nei tessuti si trasforma in bolle durante l’ascesa. La decompressione è il processo di risalita controllata che consente al gas di essere rilasciato lentamente, riducendo il rischio di MDD.

La profondità delle tappe di decompressione varia a seconda della miscela respiratoria utilizzata. Le due miscele principali utilizzate in immersione sono:

  • Miscele con azoto: contengono azoto come gas inerte primario.
  • Miscele con elio: contengono elio come gas inerte primario.

Miscele con azoto

Con le miscele contenenti azoto, le tappe di decompressione avvengono tipicamente tra 3 e 20 metri di profondità. La profondità esatta di ogni tappa e la durata della permanenza dipendono dal profilo di immersione specifico, dalla profondità massima raggiunta e dalla durata dell’immersione.

Le tappe di decompressione con miscele di azoto sono in genere più numerose e richiedono più tempo rispetto alle miscele di elio. Ciò è dovuto al fatto che l’azoto si dissolve più facilmente nei tessuti rispetto all’elio.

Miscele con elio

Con le miscele di elio, le tappe di decompressione avvengono generalmente tra 20 e 40 metri di profondità. A causa della minore solubilità dell’elio nei tessuti, è possibile risalire più rapidamente e con meno tappe rispetto all’azoto.

Le miscele di elio vengono spesso utilizzate in immersioni profonde o prolungate, dove il rischio di MDD è più elevato. Sono anche vantaggiose per i subacquei che hanno difficoltà a rimanere a profondità inferiori per lunghi periodi di tempo.

Considerazioni importanti

È importante notare che le profondità e le durate delle tappe di decompressione sono solo linee guida generali. La pianificazione della decompressione deve essere adattata al profilo di immersione specifico e alle esigenze individuali del subacqueo.

È sempre consigliabile utilizzare un computer subacqueo o consultare tabelle di decompressione per determinare il profilo di decompressione ottimale per un’immersione specifica.

Seguendo le corrette procedure di decompressione, i subacquei possono ridurre significativamente il rischio di MDD e godersi le immersioni in sicurezza.