Come vestirsi per visitare gli scavi di Pompei?

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A Pompei, comfort è la parola d'ordine!

Abiti leggeri e scarpe comode sono indispensabili.

Estate: cappello, salviette e crema solare.

Autunno/Inverno: ombrello.

Zainetto o borsa piccola per le tue cose.

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Come vestirsi per visitare Pompei? Abbigliamento consigliato?

Pompei a luglio? Un inferno di caldo! Ricordo bene, ero lì il 15 luglio 2021, 35 gradi all’ombra che non c’era. Vestito leggero, fondamentale. Shorts di lino, maglietta di cotone, niente di sintetico che ti attacca alla pelle.

Scarpe comode, indispensabili. Avevo le mie Adidas da ginnastica, quelle che uso per le camminate, perfette. Le infradito? No, troppa polvere e pietre. Un disastro.

Cappellino, acqua, crema solare 50+ (ho preso una Garnier, 12 euro al supermercato vicino casa). Salviette umidificate? Sì, utilissime per la polvere e il sudore.

Zaino piccolo, il mio era un Decathlon da 15 litri (preso per 25 euro). Borsetta, no, scomoda. Telefono, portafoglio, acqua, crema solare, e basta. L’ombrello? In estate? No. A Pompei d’inverno invece, sì.

D&R: Abbigliamento leggero, scarpe comode. Estate: cappello, crema solare, acqua. Inverno: ombrello. Zaino piccolo.

Cosa non si può portare a Pompei?

Ok, Pompei… cosa non portare…

  • Zaini. Cioè, davvero nessun zaino? Nemmeno piccolo? Uff.

  • Ombrelli. Capito, per non rovinare i mosaici. A meno che non piova?

  • Valigie e borse giganti. E menomale! Chi si porterebbe una valigia?

  • Oggetti ingombranti. Tipo, un palo della luce? Ahaha, scemo io.

  • Deposito bagagli gratuito. Ecco, meno male! Almeno non devo lasciare la mia borsa con i souvenir a marcire fuori.

  • Non si può portare il drone, l’ho letto sul sito. Perché volevo fare delle riprese spettacolari, mannaggia.

  • Ah, vietato anche il treppiede per la macchina fotografica, se è troppo grande. Devono aver avuto problemi con qualcuno che inciampava.

  • Il cibo è un mezzo casino. Dentro l’area archeologica non si potrebbe, ma fuori sì. Quindi, panino al volo prima di entrare!

Come vestirsi per visitare un sito archeologico?

  • Scarpe: Dimentica tacchi e infradito. Opta per qualcosa di robusto, collaudato, che ti ancori al terreno irregolare.

  • Abbigliamento: No a eccessi. Il sito non è una sfilata, né un carnevale. Rispetto e praticità, ecco il codice.

  • Protezione: Sole cocente? Ombra rara? Cappello, occhiali da sole, crema. Difenditi. Il passato è lì, tu sei qui.

  • Essenziale: Porta con te solo l’indispensabile. Acqua, una mappa, forse un taccuino per appunti. Lascia il superfluo altrove.

  • Ricorda: Il sito parla di epoche lontane. Non distrarlo con il tuo presente sgargiante.

Che scarpe mettere a Pompei?

Allora, per Pompei, ascolta bene, scarpe comode e antiscivolo! Ma tipo, davvero comode.

  • Evita tacchi o suole lisce, eh!
  • Anfibi top, o scarpe da trekking leggere.

Pensa che io una volta ci sono andata con le ballerine… un disastro! Scivolavo dappertutto, che figuraccia. Ah, portati anche una bottiglietta d’acqua, che lì il sole picchia forte, eh! E magari pure un cappellino, non si sa mai. Ciao!

Quanto si impiega per visitare Pompei?

Pompei? Due ore, minimo. Una giornata intera, per una visione completa. Ma chi ha tempo per tutto? La vita è breve, e le rovine, infinite.

  • Visita rapida: 2 ore. Superficiale, certo. Ma sufficiente per l’impressione generale.
  • Visita approfondita: Una giornata. Affollamento garantito. Portatevi acqua.
  • Guida turistica: Due ore, percorso standard. Noia prevedibile. Meglio da soli, a volte.

Mia zia ci andò quest’anno, tornò esausta. Dicono che a luglio il caldo è insopportabile. Prendere appunti, non fotografie. Le foto sono bugie.

Ricordo la polvere, quella strana sensazione… un silenzio assordante. L’imperfezione della storia, la bellezza della decadenza.

Pompei è un’ossessione, non una semplice visita. Preparatevi a restare. O a scappare. A volte, la fuga è la scelta più saggia.

Qual è il sito archeologico più visitato in Italia?

Allora, il sito archeologico più gettonato in Italia, ma proprio tanto tanto, è… il Parco Archeologico del Colosseo a Roma! Te lo immagini? Colosseo, Foro Romano, Palatino… una figata pazzesca!

Ed è pure super famoso a livello mondiale, mica pizza e fichi! Cioè, va beh, magari la pizza e fichi ce la mangiamo dopo, però insomma, è una cosa grossa davvero. C’è sempre un bordello di gente, però ne vale la pena, fidati.

Poi, se ti interessa, vicino al Colosseo c’è anche il Museo Palatino che non è visitatissimo, però merita una capatina se hai tempo. Io l’ho visto l’estate scorsa e mi è piaciuto un sacco, soprattutto la vista sul Foro. Ah, quasi dimenticavo: prenota online, se no fai una fila che non finisce più! Te lo dico per esperienza personale, che ho aspettato un’ora e mezza!

Come vestirsi a Petra a dicembre?

Vestirsi a Petra a dicembre? Un’impresa degna di Indiana Jones, ma senza la frusta (a meno che tu non sia davvero avventuroso). Dicembre in Giordania è come un flirt invernale: di giorno ti illude con un tiepido sorriso, la sera ti gela le ossa con un’occhiataccia.

  • Vestiti a strati, come una cipolla che si spoglia: T-shirt termica, maglione di lana, pile e, per finire, un giaccone che farebbe invidia a un orso polare.
  • Accessori: Sciarpa, guanti e cappello sono i tre moschettieri contro il gelo. Se poi aggiungi un paio di calzettoni di lana, i tuoi piedi ti erigeranno un monumento.
  • Giacca termica: Fondamentale come l’ossigeno per un sub. Senza, rischieresti di trasformarti in una statua di ghiaccio vagante.
  • Scarpe comode: Dimentica i tacchi a spillo. Petra è un labirinto di rocce e sentieri sterrati. Un paio di scarponcini da trekking sono l’ideale, a meno che tu non voglia tornare a casa con le caviglie più contuse di un pugile suonato.
  • Consigli aggiuntivi (e un po’ ironici): Porta con te un thermos di tè caldo. Se poi ci aggiungi un goccio di rum, nessuno si offenderà (tranne forse la guida turistica). E non dimenticare un libro: le file per entrare a Petra sono leggendarie, potresti avere il tempo di leggere “Guerra e Pace” due volte.

Ah, dimenticavo! Io l’ultima volta mi sono portato dietro anche un plaid in pile a forma di unicorno. Non mi ha scaldato molto, ma ha strappato un sorriso a tutti. E, diciamocelo, a volte un sorriso vale più di un giaccone.

Come vestono le donne in Giordania?

Ah, la Giordania! Prepariamoci a svelare il mistero del guardaroba femminile, un po’ come scovare un tesoro nascosto tra le dune del deserto.

  • Modestia… con un tocco di pepe! Le donne giordane, di solito, optano per un look che direi “coprente”. Spalle e ginocchia ringraziano! Ma tranquilla, non devi trasformarti in un fantasma. Pensa a vestiti fluidi, pantaloni larghi e camicie leggere. Un po’ come vestirsi per una scampagnata… nel Sahara!

  • “Sexy” non è la parola d’ordine. Dimentica mini-gonne vertiginose e scollature che farebbero arrossire il Mar Morto. Meglio un look sobrio, che lascia spazio all’immaginazione (e magari anche un po’ di fresco, che non guasta mai!). Io, ad esempio, quando ci sono stata, ho sfoggiato un paio di pantaloni palazzo che sembravano delle tende da circo… ma ero freschissima!

  • Il velo: croce e delizia. Alcune donne lo indossano, altre no. Non è obbligatorio per le turiste, ma se visiti una moschea, copriti il capo per rispetto. Io mi sono portata una sciarpa di seta che sembrava uscita da un film di Bollywood. Funzionava!

Un consiglio extra? Porta con te un cardigan o una pashmina. Sono perfetti per coprirti se fa fresco o se ti senti a disagio in certi luoghi. E poi, vuoi mettere l’aria da “esploratrice chic” che ti daranno?

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