Qual è il punto più freddo in Italia?
La temperatura più bassa registrata in Italia è di -42°C, nel gennaio 1963, nel massiccio del Gran Giovo. A Livigno, nel febbraio 1956, fu registrato un valore più contenuto, di -38°C.
Il gelo che morde l’Italia: alla scoperta dei luoghi più freddi
L’Italia, con il suo clima mediterraneo, evoca immagini di estati calde e soleggiate. Eppure, il Bel Paese cela anche angoli dove il freddo regna sovrano, sfidando i limiti della resistenza umana. Ma dove si nascondono questi luoghi estremi? E quali record gelidi custodiscono?
Se la vetta del Monte Bianco, spartiacque naturale con la Francia, detiene il primato della temperatura più bassa mai registrata sulle Alpi (-42,8°C nel 1947), è all’interno dei confini italiani che troviamo il punto più freddo mai misurato: il massiccio del Gran Sasso.
Era il gennaio del 1963 quando, nel cuore di questo gigante roccioso abruzzese, i termometri toccarono la cifra record di -42°C. Un valore eccezionale, frutto di una combinazione di fattori meteorologici estremi, che ha impresso il nome del Gran Sasso negli annali climatici italiani.
Ma l’Abruzzo non è l’unica regione a vantare temperature da brivido. Nel cuore delle Alpi lombarde, Livigno, il “Piccolo Tibet” italiano, custodisce il ricordo di un altro inverno da record. Nel febbraio del 1956, il termometro precipitò a -38°C, trasformando il pittoresco paesaggio alpino in un regno di ghiaccio e silenzio.
Questi numeri da capogiro ci ricordano come la natura, in Italia, si manifesti in tutta la sua potenza e varietà. Dalle spiagge assolate alle cime innevate, il Bel Paese offre un’incredibile gamma di esperienze, anche per chi ama sfidare il freddo e immergersi in atmosfere da fiaba invernale.
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