Qual è il settore più sviluppato in Calabria?
In Calabria, il settore terziario riveste un ruolo predominante, concentrando la maggior parte delle attività imprenditoriali (circa il 60%). Seguono, con un peso decisamente inferiore, i settori agricolo e industriale, che complessivamente rappresentano circa il 20% del tessuto produttivo regionale.
Calabria: il terziario regna, ma con quali prospettive?
La Calabria si presenta con un’economia sbilanciata, dove il settore terziario, con circa il 60% delle attività imprenditoriali, domina incontrastato. Questa predominanza, seppur apparentemente indicativa di una modernizzazione economica, nasconde una realtà più complessa e meritevole di un’analisi approfondita. Mentre agricoltura e industria arrancano, rappresentando insieme un modesto 20%, il terziario calabrese si concentra prevalentemente su servizi a bassa specializzazione, spesso legati al turismo stagionale e al commercio al dettaglio. Questa struttura produttiva fragile espone la regione a fluttuazioni economiche e limita le opportunità di crescita a lungo termine.
Sebbene il turismo rappresenti una risorsa preziosa, la sua stagionalità crea occupazione precaria e non contribuisce in modo significativo a un’economia stabile e diversificata. La mancanza di investimenti in infrastrutture moderne, la scarsa digitalizzazione e la difficoltà di accesso al credito frenano lo sviluppo di un terziario avanzato, basato su servizi innovativi e ad alto valore aggiunto, come l’ICT, la ricerca e la consulenza.
L’agricoltura, pur potendo contare su prodotti di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazionale, soffre di una frammentazione delle aziende, di difficoltà nell’accesso ai mercati e di una limitata capacità di trasformare le materie prime. Analogamente, l’industria calabrese, concentrata principalmente in pochi settori, fatica a competere a livello nazionale e internazionale, a causa della scarsa innovazione tecnologica e della difficoltà ad attrarre investimenti.
La sfida per la Calabria è quindi quella di riequilibrare il suo tessuto produttivo, puntando su una diversificazione del terziario, investendo nell’innovazione e nella formazione, valorizzando le potenzialità dell’agricoltura di qualità e promuovendo un’industria più competitiva e sostenibile. Sfruttando appieno le sue risorse naturali e culturali, la Calabria può aspirare ad un futuro economico più solido e prospero, superando la dipendenza da un terziario fragile e creando nuove opportunità di lavoro qualificato per le future generazioni. Solo attraverso una strategia integrata, che coinvolga istituzioni, imprese e cittadini, sarà possibile innescare un vero e proprio cambiamento strutturale e costruire un’economia resiliente e dinamica.
#Calabria#Economia#SettoreCommento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.