Quanti strati in montagna?

6 visite
Per affrontare le condizioni di montagna, è necessario vestirsi a strati: uno strato interno traspirante per assorbire il sudore, uno strato intermedio isolante per trattenere il calore e uno strato esterno impermeabile per proteggersi dagli elementi.
Commenti 0 mi piace

La regola d’oro in montagna: vestirsi a cipolla, ma con criterio

Quanti strati di abbigliamento servono in montagna? La risposta, breve e semplice, è: dipende. Dipende dalle condizioni meteo, dall’intensità dell’attività fisica, dalla quota e dalla propria sensibilità al freddo. Tuttavia, il principio fondamentale per affrontare le escursioni in montagna, dalle più semplici alle più impegnative, rimane invariato: vestirsi a strati, o “a cipolla”.

Questo sistema, ben più che una semplice moda, permette di regolare la temperatura corporea in modo efficace e dinamico, adattandosi ai repentini cambiamenti climatici tipici dell’ambiente montano. Parliamo di un sistema a tre strati principali, ognuno con una funzione specifica e imprescindibile.

1. Lo strato base, a contatto con la pelle: Questo strato, detto anche “intimo tecnico”, deve essere traspirante e ad asciugatura rapida, permettendo al sudore di evaporare e mantenendo la pelle asciutta. I materiali ideali sono tessuti sintetici specifici o la lana merino, che offre un ottimo isolamento termico anche da bagnata e possiede proprietà antibatteriche naturali. Evitare assolutamente il cotone, che assorbe il sudore e rimane umido, aumentando il rischio di raffreddamento.

2. Lo strato intermedio, l’isolante: Il compito di questo strato è intrappolare l’aria calda, creando una barriera isolante contro il freddo. Le opzioni sono molteplici: pile di diverso spessore, piumini leggeri, giacche imbottite con materiali sintetici. La scelta dipende dalle temperature previste e dall’intensità dell’attività fisica. Per escursioni impegnative in condizioni di freddo intenso, può essere utile prevedere più strati intermedi di diverso spessore, per una maggiore modularità.

3. Lo strato esterno, la protezione dagli elementi: Questo strato, detto anche “guscio”, deve essere impermeabile e antivento, proteggendo dalle precipitazioni e dalle raffiche di vento gelido. I materiali tecnici come il Gore-Tex o similari offrono la migliore performance in termini di impermeabilità e traspirabilità, permettendo al vapore acqueo di fuoriuscire, evitando la sensazione di “effetto sauna”. Un guscio di qualità è un investimento importante per la sicurezza in montagna.

Oltre ai tre strati principali, è fondamentale considerare anche l’importanza di proteggere le estremità:

  • Mani: Guanti sottili in pile o lana merino come strato base e guanti impermeabili come strato esterno.
  • Piedi: Calze tecniche traspiranti e scarponi adatti al tipo di escursione.
  • Testa: Cappello o fascia per trattenere il calore, e un cappello impermeabile per la pioggia.

Vestirsi a cipolla in montagna non significa semplicemente indossare più capi, ma scegliere i materiali giusti e combinarli in modo intelligente per garantire comfort, performance e sicurezza. La capacità di adattare il proprio abbigliamento alle mutevoli condizioni atmosferiche è un’abilità fondamentale per ogni escursionista, che si acquisisce con l’esperienza e la conoscenza dei propri limiti. Ricordate: meglio avere uno strato in più nello zaino che uno in meno addosso!