Cosa fa il narcisista quando sparisce?
Il narcisista, quando sparisce, lo fa per manipolare le emozioni della vittima, creando confusione, ansia e dolore. Questo ghosting può essere accompagnato da altre forme di abuso emotivo, come la svalutazione delle emozioni della persona abbandonata.
Il mistero del narcisista assente: un’analisi del ghosting manipolatorio
Il “ghosting”, la brusca e improvvisa scomparsa di una persona, soprattutto in un contesto relazionale, è un fenomeno comunemente associato a dinamiche complesse, spesso indicative di un disagio interpersonale profondo. Nel caso del narcisista, la scomparsa non è un evento casuale, ma un’arma manipolativa tesa a controllare e influenzare le emozioni della presunta “vittima”. Non si tratta di un semplice allontanamento, bensì di un atto premeditato finalizzato a infliggere un danno emotivo e a mantenere intatta l’immagine grandiosa di sé che il narcisista nutre.
La sparizione del narcisista non è mai innocua. L’intento è di creare un vortice di confusione, ansia e dolore nella persona abbandonata. La vittima, privata della comunicazione e del contatto, si trova proiettata in un’angosciosa incertezza, costretta a interrogarsi sulle proprie azioni e a ricostruire un quadro frammentato e spesso distorto della relazione. L’obiettivo del narcisista è proprio quello di destabilizzare l’altro, di renderlo incerto e di fargli interiorizzare un senso di colpa inesistente, che legittimi il comportamento manipolatorio del narcisista.
Oltre al ghosting, spesso il narcisista ricorre ad altre forme di abuso emotivo, come la svalutazione sistematica delle emozioni e dei sentimenti della persona abbandonata. La sua assenza diventa uno strumento per indebolire la fiducia in se stessi della vittima, sottolineando l’insignificanza dei suoi bisogni e delle sue emozioni. Il narcisista, attraverso questa tattica, si ritaglia un’immagine di controllo totale, proiettando l’ansia e la sofferenza sulla persona che ha abbandonato.
La peculiarità della dinamica narcisista sta nella mancanza di empatia e nella manipolazione del comportamento dell’altro. L’obiettivo è preservare il senso di grandezza del narcisista a tutti i costi, anche se ciò implica la sofferenza altrui. Questo comportamento non è frutto di un malinteso o di una momentanea difficoltà, ma di un’attitudine profondamente strutturata, radicata in una visione di sé come superiore e in una incapacità di riconoscere i bisogni e i sentimenti degli altri.
La comprensione di questo meccanismo è fondamentale per contrastare l’effetto devastante del ghosting narcisistico. La presa di coscienza che la scomparsa non è imputabile a un’errore della vittima, ma è un’azione deliberatamente manipolatoria, può iniziare il percorso verso la guarigione. La vittima deve cercare di comprendere che la sua sofferenza non è una punizione, ma la conseguenza di una dinamica patologica. La ricerca di supporto psicologico diventa essenziale per elaborare il trauma emotivo e riacquistare un senso di fiducia in se stessi. La presa di distanza dalla relazione con un narcisista è spesso il primo, e fondamentale, passo per iniziare questo percorso.
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