Come candidarsi senza esperienza?

Candidarsi senza esperienza? Mamma mia, che ansia! Lo so, lo so, sembra una montagna impossibile da scalare, vero? Ricordo quando cercavo il mio primo lavoro, dopo l’università… un vero dramma! Il mio CV sembrava un foglio bianco, a parte le esperienze di volontariato al centro anziani (che, a onor del vero, mi hanno insegnato più di quanto immagini). Mi sentivo un completo inetto, uno zero assoluto.

Ma poi ho capito una cosa fondamentale: non è solo cosa sai fare, ma come ti presenti. E lì, le cosiddette “soft skills”, quelle che sembravano solo parole vuote sui libri di psicologia del lavoro, sono diventate la mia arma segreta. Ricordo che nel mio CV, invece di elencare solo i voti (che, tra parentesi, non erano neanche così eccezionali!), ho raccontato come avevo organizzato una raccolta fondi per il centro anziani, collaborando con un team di ragazzi super eterogeneo. E ho sottolineato la mia capacità di risolvere problemi inaspettati, tipo quando il fornitore di fiori ci ha dato buca all’ultimo minuto… ho dovuto improvvisare! E sai che c’è? È proprio quell’episodio, quella piccola “emergenza”, che ha attirato l’attenzione del mio primo datore di lavoro.

Insomma, non farti scoraggiare dalle pagine vuote del tuo CV. Pensa a tutto quello che hai fatto, anche le piccole cose, i lavoretti estivi, le passioni, le iniziative. Magari hai aiutato un amico a ristrutturare casa, hai creato un blog di successo (anche se solo tra gli amici!), o hai coordinato una squadra di pallavolo… tutto conta! Devi solo imparare a raccontarlo bene, con entusiasmo, con la passione che ti anima, facendogli capire che sei una persona proattiva, che impara velocemente e che non ha paura di mettersi in gioco.

Secondo me, più che le competenze tecniche (che si imparano sul campo!), è proprio questa voglia di imparare, questa fame di conoscenza e di esperienza che fa la differenza. Non mollare, dai! In bocca al lupo, davvero! Ce la puoi fare!