Che malattia ha Rocco Commisso?

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Nel dicembre 2021, a Rocco Commisso venne diagnosticata una polmonite, impedendogli di recarsi in Italia. Rimasto negli Stati Uniti, seguì la sua squadra, la Fiorentina, da lontano.

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Rocco Commisso e la polmonite che lo tenne lontano da Firenze

Dicembre 2021: un gelo inaspettato cala su Firenze, non per le temperature, ma per l’assenza annunciata di Rocco Commisso. Il presidente della Fiorentina, noto per la sua presenza costante e vibrante a bordo campo, è costretto a rimanere negli Stati Uniti. La causa? Una polmonite che, come un avversario implacabile, lo attacca costringendolo a un cambio di programma forzato.

La notizia, diffusa con un comunicato ufficiale della società viola, genera immediata preoccupazione tra i tifosi. L’immagine di Commisso, energico e passionale, è profondamente legata alle sorti della squadra. La sua assenza fisica diventa simbolo di una distanza forzata, un vuoto percepito non solo nella tribuna autorità dello stadio Artemio Franchi, ma anche nel cuore del tifo fiorentino.

La polmonite, un’infezione che colpisce i polmoni, può manifestarsi con diversi livelli di gravità. Nel caso di Commisso, la prudenza medica ha suggerito di evitare il lungo viaggio transatlantico e di affrontare la convalescenza negli Stati Uniti, sotto la supervisione del suo team medico di fiducia.

Sebbene lontano chilometricamente, Commisso non ha mai smesso di seguire la sua Fiorentina. La tecnologia ha accorciato le distanze, permettendogli di rimanere costantemente aggiornato sulle prestazioni della squadra, di partecipare a riunioni virtuali e di mantenere un contatto diretto con dirigenti e staff tecnico. Un legame invisibile, ma saldo, teso tra New York e Firenze, a dimostrazione che la passione per i colori viola non conosce confini geografici né ostacoli sanitari.

L’episodio della polmonite di dicembre 2021 ha sottolineato, ancora una volta, l’importanza della salute, anche per figure pubbliche come Rocco Commisso. Un avversario insidioso che, seppur temporaneamente, ha allontanato il presidente dalla sua amata Fiorentina, ricordando a tutti la fragilità della condizione umana e la necessità di prendersi cura di sé, anche quando la passione sportiva brucia dentro. La sua successiva ricomparsa a Firenze, una volta ristabilito, è stata accolta con sollievo e affetto, a conferma del forte legame che unisce il presidente italo-americano alla città e alla sua squadra del cuore.