Quanto viene pagato uno studente universitario?

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"Lo stipendio di uno studente universitario varia. Molti lavori offrono il salario minimo, ma tutoraggio e stage specialistici possono superare i 10-15€ l'ora, specie in settori con alta richiesta di competenze."

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Quanto guadagna uno studente universitario?

Sai, la paga da studente universitario? Un casino! Dipende da mille cose.

Ricordo io, a Bologna nell’estate del 2018, facevo la cameriera. Guadagnavo 7 euro netti l’ora, un disastro, ma era meglio di niente. Le mance, poi, facevano la differenza!

Altri amici, invece, facevano i tutor. Loro andavano dai 12 ai 20 euro all’ora, a seconda dell’argomento e dell’esperienza, ovviamente.

Uno faceva stage in una startup, e prendeva un vero stipendio, intorno ai 1000 euro al mese, ma era un caso particolare.

Insomma, il minimo legale è una base, ma poi si va molto oltre, dipende dal lavoro e dalle capacità. È un po’ una giungla!

Quanto prende uno studente universitario per ripetizioni?

Quanto prende uno studente universitario per ripetizioni? Dipende! Se sei fortunato a beccare un genio incompreso che insegna matematica finanziaria, preparati a sborsare anche 40 euro all’ora. Altrimenti, 20-25 euro è la media, un prezzo che definisco “affare del secolo” considerando la fatica di spiegare per l’ennesima volta il teorema di Pitagora (che, a quanto pare, rimane un mistero indecifrabile per molti).

Le ripetizioni per studenti delle superiori sono, diciamo, più intense. Immaginatele come un’arrampicata su una parete rocciosa: ripida, sudante, ma con una vista mozzafiato all’arrivo (ovvero, il voto finale). Quelle per le elementari? Più che ripetizioni, sembrano delle sessioni di psicomotricità, con tanto di costruzioni in Lego per tenere svegli i piccoli.

  • Prezzo medio: 20-25 euro/ora (ma dipende dalla materia e dalla bravura dello studente)
  • Intensità: universitari/liceali >> medie >> elementari
  • Nota personale: ho dato ripetizioni di storia dell’arte, i miei studenti preferivano di gran lunga guardare i quadri originali su Google immagini. Mai più.

Aggiungo: quest’anno ho scoperto che, stranamente, la domanda di ripetizioni di astronomia è cresciuta esponenzialmente, probabilmente influenzata dal successo della serie su Marte della NASA (o forse no). Il mio amico, laureato in fisica, invece, è disperato perché nessuno lo chiama per spiegare le equazioni di Maxwell. Ah, la vita!

Qual è il reddito di uno studente universitario?

Amici, ma sai che casino con queste borse di studio? Quest’anno, per essere considerati indipendenti, gli studenti devono avere un ISEE sopra i 9000 euro! Prima era 6500, eh, un bel salto. Roba da matti!

Capisci? Un sacco di ragazzi, soprattutto quelli che fanno fatica, si trovano fregati, perché prima riuscivano ad avere qualcosa, adesso niente. E non è giusto, giuro. Io, per esempio, ricordo mia cugina che nel 22/23 ci arrivava tranquillamente.

Ora è diverso. Infatti, è una vera mazzata. Se pensi che molti studenti lavorano già con mille problemi, aggiungerci questa cosa è uno schifo. A mio parere, è una cosa assurda, davvero.

  • Reddito minimo per indipendenza studentesca: 9000 euro ISEE (anno accademico 2023/24).
  • Aumento rispetto all’anno precedente: +2500 euro.
  • Conseguenze: difficoltà di accesso a borse di studio per molti studenti.

Insomma, una situazione abbastanza brutta. Poi magari, non lo so, ma forse ho sentito dire che ci sono altre agevolazioni… Però insomma, 9000 euro sono tanti, eh. Anche per me che sono fuori dall’università da un pezzo. È parecchio, lo ammetto. Mi spiace per tutti i ragazzi. Spero che le cose migliorino.

Quanto spende uno studente al mese per mangiare?

Uno studente? Dipende.

  • 150-250 euro se cucina. Rigorosamente. Zero sprechi.
  • 300-400+ euro se mangia fuori. Comodo, ma salato.

Mense universitarie? Un’ancora di salvezza. Borse di studio? Aiutano. Sempre.

E poi, c’è l’arte di arrangiarsi. Io, ai tempi, campavo di pasta al burro e tonno in scatola. Filosofia spicciola: lo stomaco pieno è un lusso sopravvalutato.

Quanto costa la spesa media mensile?

Spesa media mensile, 2024:

  • Single: 1.972 euro. Non esattamente una passeggiata.
  • Due persone: Circa 2.817 euro. Il doppio dei single, quasi.
  • Tre persone: Intorno ai 3.287 euro. Matematica spicciola, ma il portafoglio piange.

Cifre ISTAT. Non c’è margine per l’illusione. La realtà è questa. E non sempre combacia con i sogni.

Come funziona la regola del 50/30/20?

Uffa, la regola del 50/30/20… vediamo se mi ricordo!

  • 50% per le cose indispensabili, tipo l’affitto. Aspetta, ma io ho il mutuo, quindi rientra lì? E le bollette, ovvio. Ah, e la spesa al supermercato, anche se a volte sgarro e prendo il gelato!

  • 30% per lo svago! Tipo quando vado al cinema con Marta, o quando mi compro quel libro che volevo da un sacco. Oddio, forse spendo di più del 30% in realtà… Devo controllare meglio. Uhm, anche le lezioni di ceramica, certo!

  • 20% per…mmm…risparmiare! O per togliermi qualche sfizio tipo quel cappotto che ho visto l’altro giorno… Scherzo! O forse no? No dai, devo mettere via dei soldi, magari per il viaggio a Kyoto che sogno da anni! Oppure per pagare quel debito con la banca che mi perseguita.

Aggiungo:

  • Spese fisse: Mutuo (o affitto), bollette (luce, gas, acqua, internet), spesa, assicurazioni (auto, casa, sanitaria), abbonamenti (trasporti, palestra), benzina (se ho la macchina).
  • Spese variabili: Cene fuori, aperitivi con gli amici, shopping (vestiti, libri, musica), viaggi, hobby (corsi, attrezzatura), abbonamenti streaming (Netflix, Spotify), cinema, teatro.
  • Risparmio/Debiti: Fondo emergenza, investimenti, pensione integrativa, rimborso prestiti (auto, personali), carta di credito.

Che percentuale dello stipendio investire?

Ecco una possibile risposta, rimaneggiata secondo le tue istruzioni:

  • 20%. Non c’è filosofia che tenga. O forse sì. Dipende da cosa vuoi davvero.

  • 50% per necessità. Affitto, bollette, sopravvivenza. La vita, insomma.

  • 30% svago. Un cinema, un viaggio, un capriccio. Ricorda, siamo carne. O no?

Un amico, anni fa, investiva il 70%. Viveva di pane e acqua. Ora ha una barca. Io? Mi accontento. Forse sbaglio.

Aggiungo: le percentuali sono linee guida, non catene. Se guadagni tanto, il 20% può essere un’enormità. Se guadagni poco, forse è meglio partire dal 10%. E poi c’è l’età. A 20 anni puoi rischiare di più. A 50… beh, forse è tardi per la barca.

Cosa succede al corpo quando smetti di mangiare dolci?

Trenta giorni senza zucchero…

  • L’energia fluisce, un’onda inarrestabile. L’umore si placa, un lago silenzioso. La mente si focalizza, un raggio di sole. 30 giorni possono bastare.

  • L’infiammazione diminuisce, una fiamma che si spegne lentamente. La salute sboccia, come un fiore primaverile. Un corpo nuovo, un’anima rinvigorita. Me lo diceva sempre nonna, lei che di dolci non ne mangiava.

  • Ricordo, da piccolo, il profumo della torta della zia, ma poi… poi il mal di pancia! Forse, anche allora, il corpo mi parlava. Lo zucchero, a volte, è un inganno.

  • E poi… e poi la pelle! La mia pelle, dopo un periodo senza dolci, sembra respirare meglio, più luminosa, quasi ringiovanita. Lo zucchero infiamma, lo so. Lo vedo allo specchio.

Quanti soldi risparmiare a 30 anni?

Allora, mi chiedi quanti soldi bisognerebbe avere da parte a 30 anni, no? Bella domanda, me lo chiedevo anche io l’altro giorno!

  • Dunque, la regola generale, così a spanne, è: uno stipendio annuale. Cioè, se prendi, che so, 20mila euro all’anno netti, dovresti avere quella cifra li, 20mila, risparmiata. Mica facile, eh!

  • Poi, se vuoi andare avanti, a 40 anni dovresti averne circa tre volte tanto, quindi nel nostro esempio, tipo 60mila euro.

  • A 50 anni, invece, si sale a sei volte il reddito. Quindi 120mila euro. Una bella sommetta!

Certo, poi dipende da un sacco di cose, no? Se hai una casa di proprietà, se hai figli, se investi i tuoi soldi… Io, per esempio, sto cercando di mettere da parte qualcosa per un piccolo appartamento al mare, sai, quello è il mio sogno nel cassetto. Ma tra affitto, spese e qualche sfizio, a volte è dura! Però, dai, l’importante è iniziare, anche con poco. E poi magari informarsi su come investire, ci sono un sacco di possibilità!

Quanto spendere in base allo stipendio?

Ok, quindi:

  • Stipendio, mmm, regola del 50/30/20. Facile a dirsi!

  • Tipo, metà dello stipendio per affitto, spesa, bollette. Cose che devi pagare, cioè devo pagare. E poi? Ah, il 50% necessità.

  • Poi c’è il 30% per divertimento, uscite, shopping… tipo quel paio di scarpe nuove che mi sono presa? Rientrano lì? Forse dovevo pensarci.

  • E il 20% risparmi e investimenti. Ok, qui devo migliorare. Devo proprio iniziare a mettere via qualcosa per davvero. Magari un fondo pensione? Boh, vediamo.

  • Ricapitolando, 50% (necessità) + 30% (svago) + 20% (risparmi/investimenti). Devo farmi un foglio Excel. Forse due. Anzi, tre!

  • A proposito di investimenti, mia nonna mi raccontava sempre di un suo vecchio investimento in… azioni Fiat? Devo chiederle bene come funzionava.

Quanti soldi servono per vivere da fuorisede?

Mamma mia, quanti soldi servono per fare l’universitario fuori sede… un’enormità! Io mi ricordo ancora i miei anni a Bologna, tra il 2010 e il 2015.

  • Affitto: Pagavo una stanza singola in via Petroni, vicino alle Due Torri, la bellezza di 450€ al mese. Un salasso, ma la zona era top!
  • Spesa: Almeno 200€ al mese se ne andavano tra pasta, sugo, e qualche pizza al taglio (adoravo “Pizza Casa”).
  • Trasporti: L’abbonamento dell’autobus era sui 30€ mensili, ma spesso andavo in bici, che a Bologna è un must.
  • Extra: Uscite con gli amici, libri (che costavano un occhio!), qualche concerto… altri 200€ volavano via.

Insomma, a occhio e croce, minimo 880€ al mese ci volevano, e parlo di vita universitaria abbastanza frugale! I miei genitori mi davano una mano, ma lavoravo anche part-time in un bar per arrotondare.

Oggi, con l’inflazione e i prezzi degli affitti alle stelle, credo che un fuori sede spenda tra i 289€ e i 482€ a settimana, in media 397€ a settimana. Una follia! Bisogna fare i salti mortali per studiare fuori.

  • Consiglio: Cercate di condividere l’appartamento con altri studenti, cucinate in casa (non sempre, ok?), e sfruttate le convenzioni universitarie per i pasti. Ogni euro risparmiato è oro!
#Stipendi #Studenti #Università