In quale caso scatta il ritiro della patente?

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La patente viene sospesa per guida in stato di ebbrezza: da 6 mesi a 1 anno con tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l. Superato 1,5 g/l, la sospensione sale da 1 a 2 anni, accompagnata dal sequestro e confisca del veicolo.

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Ritiro patente: quando si rischia di perderla?

La patente di guida, simbolo di libertà e autonomia, può essere ritirata in diverse circostanze, spesso legate a comportamenti irresponsabili e pericolosi che mettono a repentaglio la sicurezza stradale. Tra le infrazioni più gravi, la guida in stato di ebbrezza occupa un posto di rilievo, con conseguenze che variano in base al tasso alcolemico rilevato. Ma non è l’unica causa di sospensione o ritiro del prezioso documento. Questo articolo fa chiarezza sulle principali situazioni che possono portare a tale provvedimento.

Focalizzandoci sulla guida sotto l’influenza dell’alcol, la legge italiana prevede sanzioni crescenti in base alla gravità dell’infrazione. Come punto di partenza, è importante ricordare che il limite consentito è di 0,5 g/l. Superata questa soglia, si entra in un’area grigia dove, a seconda delle circostanze e del comportamento del conducente, possono scattare sanzioni amministrative, come multe e decurtazione dei punti dalla patente.

Tuttavia, la situazione si aggrava notevolmente quando il tasso alcolemico supera gli 0,8 g/l. In questo caso, si configura il reato di guida in stato di ebbrezza e la patente viene sospesa, non ritirata. La durata della sospensione varia da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l.

Oltre alla sospensione, si applicano sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti dalla patente. In caso di recidiva entro due anni, la durata della sospensione raddoppia.

Superando la soglia di 1,5 g/l, le conseguenze diventano ancora più severe. La sospensione della patente aumenta da uno a due anni, a cui si aggiunge il sequestro del veicolo ai fini della confisca. In questi casi, il reato è più grave e le pene accessorie possono includere anche l’arresto. La confisca del veicolo, inoltre, diventa definitiva se il conducente è proprietario del mezzo.

È importante sottolineare la differenza tra sospensione e ritiro della patente. La sospensione è una misura temporanea, al termine della quale il documento viene restituito al titolare. Il ritiro, invece, è una misura definitiva che prevede la revoca della patente e l’obbligo di ripetere l’esame di guida per riottenerla. Il ritiro può scattare in casi estremamente gravi, come la reiterazione di gravi infrazioni o la condanna per specifici reati stradali.

Infine, ricordiamo che guidare sotto l’effetto dell’alcol non è solo un’infrazione al Codice della Strada, ma un comportamento estremamente pericoloso che mette a rischio la propria vita e quella degli altri. La prudenza e il rispetto delle regole sono fondamentali per garantire la sicurezza sulle strade.

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