Quando il conducente è in stato di ebbrezza?

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In Italia, secondo larticolo 186 del Codice della Strada, un conducente è considerato in stato di ebbrezza se, durante un controllo, il suo tasso alcolemico nel sangue supera il limite legale di 0,5 grammi per litro. Questo limite definisce la soglia oltre la quale la guida è sanzionabile per ebbrezza.

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Lo Spettro dell’Ebbrezza al Volante: Cosa Significa Guidare Sotto l’Influenza in Italia

Il tintinnio dei bicchieri, la risata condivisa, l’atmosfera festosa. Spesso le serate conviviali si colorano di brindisi e, per molti, questo significa anche mettersi alla guida una volta terminata la festa. Ma quando, esattamente, quel piacere effimero si trasforma in un rischio concreto, in un atto punibile dalla legge? Quando, in definitiva, un conducente è considerato in stato di ebbrezza in Italia?

La risposta a questa domanda è cruciale, non solo per evitare sanzioni, ma soprattutto per proteggere la propria vita e quella degli altri. La guida in stato di ebbrezza non è una semplice infrazione, ma un comportamento che compromette drasticamente i riflessi, la capacità di giudizio e la coordinazione motoria, trasformando un’auto in un’arma potenziale.

L’articolo 186 del Codice della Strada italiano definisce con precisione il confine tra la legalità e l’illegalità: un conducente è considerato in stato di ebbrezza se il suo tasso alcolemico nel sangue supera la soglia di 0,5 grammi per litro (g/l).

Ma cosa significa concretamente? Come si raggiunge questo limite e quali sono le conseguenze del suo superamento?

È importante sottolineare che 0,5 g/l non è una quantità standard di alcol che tutti possono consumare senza incorrere in sanzioni. Il tasso alcolemico dipende da una serie di fattori individuali, tra cui:

  • Peso corporeo: Persone più leggere raggiungono più facilmente tassi alcolemici elevati.
  • Sesso: Le donne tendono ad avere una maggiore concentrazione di alcol nel sangue rispetto agli uomini a parità di consumo.
  • Metabolismo: La capacità di metabolizzare l’alcol varia da individuo a individuo.
  • Stomaco pieno o vuoto: Mangiare prima di bere rallenta l’assorbimento dell’alcol.
  • Tipo di bevanda alcolica: Bevande con una maggiore gradazione alcolica aumentano più rapidamente il tasso alcolemico.

Di conseguenza, anche una sola bevanda alcolica può portare al superamento del limite legale per alcune persone.

Superare la soglia di 0,5 g/l comporta conseguenze legali severe, che variano in base al tasso alcolemico rilevato:

  • Tra 0,5 e 0,8 g/l: Sanzione amministrativa, sospensione della patente di guida (da 3 a 6 mesi) e decurtazione di punti dalla patente.
  • Tra 0,8 e 1,5 g/l: Considerato reato, con ammenda, arresto fino a sei mesi e sospensione della patente di guida (da 6 mesi a un anno).
  • Superiore a 1,5 g/l: Considerato reato grave, con ammenda più elevata, arresto da sei mesi a un anno e sospensione della patente di guida (da 1 a 2 anni).

Inoltre, in caso di recidiva (ovvero, la commissione dello stesso reato entro due anni dalla prima condanna), le sanzioni sono ulteriormente inasprite, fino alla revoca della patente.

Al di là delle conseguenze legali, è fondamentale ricordare che guidare in stato di ebbrezza mette a rischio la vita propria e quella degli altri utenti della strada. Investire in un taxi, un Uber o chiedere un passaggio ad un amico sobrio non è un costo, ma un investimento nella sicurezza e nel benessere comune.

La consapevolezza e la responsabilità individuale sono le chiavi per combattere il fenomeno della guida in stato di ebbrezza e garantire strade più sicure per tutti. Ricordiamoci sempre: se bevi, non guidare. Se guidi, non bere.