Cosa contiene il Campari?

Il mistero del rosso amaro: viaggio nell’anima del Campari

Il Campari. Un nome che evoca immagini di aperitivi milanesi, di un rosso vibrante che incendia il tramonto, di un amaro sofisticato che stuzzica il palato. Ma cosa si cela dietro questo liquore iconico, nato dalla mente di Gaspare Campari a Novara, e poi elevato a simbolo di stile italiano dal figlio Davide?

La ricetta, custodita gelosamente dall’azienda Campari, è un segreto avvolto nella leggenda. Sappiamo che il suo inconfondibile colore rosso acceso, un tempo ottenuto dalla cocciniglia, deriva oggi da un colorante artificiale. Ma il vero enigma risiede nel cuore del suo sapore, in quel mix di erbe, piante aromatiche e frutta sapientemente dosate e infuse in alcool e acqua.

Un’alchimia complessa e affascinante, che dà vita a un’esperienza sensoriale unica. L’amaro, protagonista indiscusso, non è mai aggressivo, ma si sviluppa in un crescendo di sfumature, lasciando spazio a note agrumate, accenni di spezie e un retrogusto persistente e leggermente dolce. Un’orchestra di aromi che danza sul palato, stimolando i sensi e invitando a un altro sorso.

Proprio l’equilibrio tra amaro, dolce e aromatico è la chiave del successo del Campari. Un equilibrio che lo rende incredibilmente versatile, perfetto sia gustato liscio, come digestivo, sia miscelato in cocktail iconici come il Negroni e lo Spritz.

Alcuni sussurrano di scorze d’arancia, di genziana, di china e di rabarbaro tra gli ingredienti segreti. Altri parlano di erbe meno conosciute, provenienti da ogni angolo del mondo. La verità, come spesso accade, si cela probabilmente in una sapiente combinazione di elementi comuni e ingredienti più rari e preziosi.

E forse è proprio questo alone di mistero, questa ricetta segreta tramandata di generazione in generazione, a contribuire al fascino intramontabile del Campari. Un liquore che non è solo una bevanda, ma un’icona di stile, un simbolo di italianità, un’esperienza sensoriale da scoprire e riscoprire, sorso dopo sorso. Un viaggio nell’anima di un rosso amaro che continua ad affascinare il mondo.