Come funziona la cessione del credito a terzi?

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La cessione del credito è un contratto in cui unazienda (cedente) trasferisce il diritto di riscuotere un debito a un soggetto terzo (cessionario). Il cessionario diventa il nuovo creditore e si occuperà di recuperare limporto dovuto dal debitore originario. Questo trasferimento avviene tramite accordo privato scritto.

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La Cessione del Credito: Un Meccanismo di Liquidità e Rischio

La cessione del credito, spesso percepita come un meccanismo complesso, rappresenta in realtà uno strumento finanziario di notevole importanza per imprese e privati, consentendo un’accelerazione dei flussi di cassa e una gestione più efficiente del rischio di credito. In sostanza, si tratta di un contratto con cui un soggetto, il cedente, trasferisce a un altro soggetto, il cessionario, il diritto di ricevere un credito vantato nei confronti di un terzo, il debitore. Quest’ultimo, pur non partecipando attivamente alla negoziazione tra cedente e cessionario, rimane obbligato a pagare il credito al nuovo creditore.

A differenza di una semplice vendita di un credito, dove il cedente trasferisce solo il diritto di credito ma non la pretesa del pagamento, nella cessione vera e propria il cessionario subentra completamente nella posizione del cedente, assumendo tutti i diritti e gli obblighi connessi al credito ceduto, compreso il rischio di insolvenza del debitore. Questo implica che, in caso di mancato pagamento da parte del debitore, il cessionario dovrà agire legalmente per il recupero del credito, senza poter rivalersi sul cedente, a meno che non siano state pattuite garanzie specifiche.

La cessione del credito avviene tramite un accordo scritto, solitamente un atto pubblico o una scrittura privata autenticata da un notaio, per garantire la validità e l’opponibilità ai terzi. Tale atto deve indicare con chiarezza l’oggetto della cessione (il credito ceduto, con specificazione della sua natura, importo e scadenza), le parti coinvolte e le modalità di pagamento tra cedente e cessionario. Spesso, il cedente riceve dal cessionario un corrispettivo inferiore al valore nominale del credito, in considerazione del rischio di insolvenza assunto dal cessionario e del costo della gestione amministrativa del recupero del credito. Questo sconto, detto “sconto sul credito”, varia a seconda del rating del debitore e delle condizioni di mercato.

Le motivazioni alla base della cessione del credito sono molteplici: per il cedente, rappresenta una soluzione per ottenere liquidità immediata senza dover attendere i tempi di pagamento del debitore, ottimizzando la gestione del proprio ciclo dei pagamenti. Per il cessionario, invece, la cessione rappresenta un’opportunità di investimento, con un potenziale rendimento legato alla riscossione del credito ceduto. Tra i cessionari più comuni troviamo società specializzate nel factoring, che acquistano crediti commerciali dalle imprese, oppure istituzioni finanziarie che offrono servizi di cessione pro soluto o pro solvendo.

In conclusione, la cessione del credito è uno strumento finanziario flessibile e versatile, ma che richiede una valutazione attenta dei rischi e dei benefici da parte di tutte le parti coinvolte. La scelta di cedere un credito deve essere ponderata, considerando l’affidabilità del debitore, il costo della cessione e le opportunità di mercato. Una corretta consulenza legale e finanziaria è fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficacia di questo tipo di operazione.