Chi può ancora emettere fattura cartacea?

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Nel 2022, le Partite IVA e i Forfettari con fatturato fino a 25.000 euro possono emettere fatture cartacee.

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La fattura cartacea: un’ancora di salvezza o un relitto del passato?

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e, di conseguenza, della gestione amministrativa delle imprese, procede a ritmi serrati. Ma in un panorama sempre più orientato al digitale, permangono delle eccezioni, e la fatturazione cartacea ne è un esempio lampante. Seppur destinata a un’estinzione progressiva, la possibilità di emettere fatture cartacee sussiste ancora per alcune categorie di contribuenti, anche nel 2023. È però fondamentale fare chiarezza su chi può ancora avvalersi di questo metodo, ormai considerato da molti un’eredità del passato.

La normativa, infatti, non prevede una data di scadenza definitiva per l’emissione di fatture cartacee, ma piuttosto una progressiva restrizione del suo utilizzo, indirizzando sempre più le aziende verso la fatturazione elettronica. Nel 2022, la soglia di fatturato che consentiva l’emissione di fatture cartacee per i forfettari era fissata a 25.000 euro. Tuttavia, è cruciale ricordare che questa non è più una regola in vigore per l’anno 2023. La legislazione tende ad aggiornare costantemente queste soglie e a restringere ulteriormente l’ambito di applicazione della fattura cartacea.

È pertanto indispensabile consultare le più recenti normative dell’Agenzia delle Entrate per verificare le disposizioni in vigore. La semplificazione del processo di fatturazione elettronica, unitamente all’implementazione di software sempre più intuitivi e accessibili, sta gradualmente rendendo obsoleta la fattura cartacea, con i suoi limiti in termini di gestione, sicurezza e tracciabilità.

Seppure ancora possibile per alcuni, l’emissione di fatture cartacee rappresenta una soluzione temporanea, da considerarsi solo in casi di effettiva impossibilità di accesso alle tecnologie digitali. L’avvento della fatturazione elettronica, infatti, non solo semplifica la gestione amministrativa, ma garantisce anche una maggiore sicurezza e trasparenza, contribuendo alla lotta all’evasione fiscale.

In conclusione, mentre la fattura cartacea potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per alcune piccole realtà nel breve termine, la sua sopravvivenza a lungo termine appare sempre più incerta. Il consiglio per ogni contribuente è quello di informarsi costantemente sulle normative in vigore e di adeguarsi progressivamente alla fatturazione elettronica, sfruttando i benefici che essa offre in termini di efficienza, sicurezza e semplificazione della gestione amministrativa. Il passaggio al digitale, seppur con le sue difficoltà iniziali, si rivela alla lunga un investimento imprescindibile per la crescita e la competitività di qualsiasi impresa.