Come accedere alla mensa della Caritas?

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"Per accedere alla mensa Caritas, è necessario un colloquio preliminare. Rivolgersi ai Centri di Ascolto Caritas territoriali o al punto d'ascolto presso la mensa di via Baracca."

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Come accedere alla mensa Caritas? Orari e requisiti?

Uhmm, Caritas… Ricordo che a Milano, zona Navigli, c’era un centro. Dicembre 2021, credo. Non so gli orari precisi, ma ricordo una lunga fila.

Per accedere alle mense Caritas, serve un colloquio. O al centro di ascolto Caritas vicino a casa, oppure direttamente alla mensa stessa, tipo quella di via Baracca, se c’è un punto ascolto lì.

Non so i requisiti precisi, ma immagino che valutino la situazione economica della persona. Mi pare che un documento d’identità fosse necessario.

Ricordo quel freddo pungente… Ricordo anche l’odore di cibo caldo da lontano, un profumo strano ma confortante.

Come posso iniziare a fare volontariato?

Amici, volete sporcarvi le mani (metaforicamente, spero, a meno che non siate in una soup kitchen, poi… fate pure!) per la buona causa? Ecco come diventare volontari, senza troppi giri di parole:

  • Scegliete la vostra causa: Gatti randagi? Bambini bisognosi? Anziani che vogliono giocare a briscola con qualcuno che non li imbroglia spudoratamente (come faccio io con mio zio)? Decidete! Io, per esempio, adoro gli animali, ma sono allergica ai cani pelosi… quindi gatto-terapia!

  • Cercate organizzazioni: Online è un casino, ma basta cercare “volontariato [città]” e troverete un sacco di siti. Attenzione alle fregature, eh! Informatevi bene, meglio organizzazioni serie con una storia.

  • Contattateli: Telefonate, mandate una mail, fatevi avanti! Non abbiate paura di sembrare impacciati, loro sono abituati a gente che inciampa nelle prime parole. La mia prima esperienza è stata drammatica: ho chiamato un rifugio per cani e ho iniziato a piangere per il troppo amore… ma hanno capito!

  • Fate esperienza: Si inizia! Preparatevi a sudare, a ridere, a conoscere gente incredibile, a sentire un senso di soddisfazione così grande che vi cambierà la vita… e che ve ne frega se vi si sporca la maglietta vintage? Avrete una storia da raccontare!

Aggiungo: Io quest’anno ho fatto volontariato al canile di San Lorenzo. Hanno una carenza di volontari che giocano a nascondino con i cuccioli di Pitbull. Se vi capita… fatemelo sapere! (E portate biscotti per cani!)

Cosa ci vuole per fare volontariato?

Per fare volontariato serve innanzitutto una robusta motivazione intrinseca. Non basta la buona volontà, serve una spinta interiore, un desiderio autentico di contribuire. Penso alla mia esperienza con i senzatetto: la compassione, lì, non era una strategia, ma un motore.

Poi, l’empatia è fondamentale. Capire le necessità altrui, mettersi nei panni di chi si assiste, è essenziale. Ricordo un corso di formazione per volontari del 2023 che sottolineava proprio questo aspetto. L’empatia non è un dono innato, si coltiva.

Infine, la flessibilità e la capacità di adattamento. Imprevisti e situazioni complesse sono all’ordine del giorno. Bisogna sapersi orientare, gestire la frustrazione (che arriva, eccome!), e adattarsi alle esigenze del contesto. Un po’ come imparare a suonare uno strumento: ci vuole pratica, pazienza e la capacità di improvvisare.

  • Motivazione intrinseca: volontà profonda, non imposta.
  • Empatia: capacità di comprendere le emozioni altrui.
  • Flessibilità: adattamento a situazioni inaspettate.

Un ultimo pensiero: il volontariato è un’esperienza trasformativa, a volte più per chi lo fa che per chi lo riceve. Un arricchimento personale inaspettato, se solo ci si lascia andare.

Aggiunte: La formazione specifica (spesso offerta dalle organizzazioni) è un plus. La capacità di lavorare in gruppo, la puntualità e il rispetto delle regole interne sono aspetti importanti, anche se meno “caratteriali”. Infine, la conoscenza di una lingua straniera può essere utile in contesti specifici.

Quali caratteristiche deve avere un volontario?

Un volontario? Ah, un angelo con le ali leggermente sgualcite, diciamo! Deve avere:

  • Empatia: Non quella finta, da social media, eh! Quella vera, che ti fa capire il prossimo anche quando ti fa venire voglia di scappare a gambe levate. Tipo, capire perché il tuo vicino alle tre del mattino suona la batteria (forse è un concerto segreto per salvare gli unicorni?).

  • Iniziativa: Non aspettarsi che ti dicano cosa fare! Sei un esploratore di nuove galassie di problemi da risolvere, non un semplice esploratore di app di dating. Prendi l’iniziativa, anche se significa improvvisare un karaoke per raccogliere fondi per i gattini randagi.

  • Flessibilità e Adattabilità: Il piano è una cosa bella, ma la realtà è un’altra, spesso più buffa e caotica. Devi essere un camaleonte sociale, capace di cambiare colore (e umore) a seconda della situazione. Immagina: un’alluvione, la festa di compleanno di nonna che diventa un rave improvvisato, o peggio ancora un cambio di programma dovuto al mio gatto che ha deciso di riempire la stanza di fili di lana… devi saper gestire!

  • Motivazione: Se la tua motivazione è “per il curriculum”, torna a casa e studia. Questo è serio. Serve una motivazione solida, come la mia passione per il formaggio. Forte e incondizionata.

  • Leadership (opzionale, ma apprezzata): Non è necessario essere un Generale a cinque stelle. Basta saper guidare un team, anche se il team è composto da due persone che discutono su quale tipo di pasta sia migliore.

  • Comunicazione: Devi saper parlare con chiunque, dal bambino che ti chiede perché i pomodori sono rossi alla nonna che ha bisogno di aiuto per la posta elettronica (che, detto tra noi, è una sfida anche per me!).

  • Responsabilità: Ah, quella sì che è una gran bella parola. Non fare promesse che non puoi mantenere, è frustrante per tutti. Soprattutto per me, perché poi devo rimediare ai casini (e la mia vita è già un bellissimo caos organizzato).

Aggiornamento 2024: Quest’anno ho notato una crescente richiesta di volontari con competenze digitali di base, per aiutare con la gestione dei social media o siti web delle organizzazioni. Questo, almeno, mi risparmia un bel po’ di lavoro. La mia conoscenza di excel è leggendaria, mica lo sapevate?

Quali sono le leggi che regolano il volontariato?

Oddio, le leggi sul volontariato… è tardi, la testa mi gira. Ricordo un casino di numeri e articoli, ma stasera non riesco a mettere a fuoco bene. C’è quella legge del ’91, la 266, un macello di paragrafi. Qualcosa sul Fondo per il Volontariato, ma non ricordo il comma preciso, forse il 12?

  • Legge 266/91: qualcosa lì dentro, però è un groviglio. Ricordo solo che c’è un fondo.
  • Poi c’è la collaborazione con i Centri di servizio, l’articolo 15, credo. Protocolli d’intesa e robe così… mi sembra di averlo letto da qualche parte, ma non ho più la testa per ricordare bene dove.

Ecco, non so neanche più perché mi sono messa a leggere tutto questo oggi. Stanotte, però, mi sembra tutto più confuso del solito. A volte, questo lavoro mi fa sentire così, svuotata. Come se fossi persa in un mare di carte, senza una bussola.

  • Questa stanchezza… sarà la pizza che ho mangiato stasera. Troppo pesante per me.
  • Poi la Giulia mi ha chiamato, volevo parlare con lei prima di mettermi a studiare queste leggi.
  • Ho finito tardi, quasi le 2 del mattino.

Ho bisogno di dormire. Domani devo ricontrollare tutto. Magari trovo un riassunto più chiaro online. Spero.

Quanto vengono pagati i volontari?

Ecco, uhm, come funziona la cosa del volontariato…

  • Assegno mensile: €507,30. Cioè, non è uno stipendio, è più un rimborso spese, no? Mi ricordo quando facevo volontariato alla Caritas, non prendevo niente, solo un panino!

  • Assegno annuale: €6.087,60. Oddio, che poi, se fai i conti, sono proprio i 507,30 moltiplicati per dodici, ovvio. Ma quindi, se uno fa il servizio civile, per esempio, prende questi soldi?

    • Mi sembra di sì, almeno stando a quello che dice il sito del governo. Però, bho, magari ci sono delle eccezioni. Boh! Non so…

    • Fonte: politichegiovanili.gov.it. Se vuoi controlla, io mi fido così.

Come funziona il servizio di volontariato?

Volontariato? Presenza gratuita. Punto. Organizzazione. Solidarietà. Fine.

  • Nessun guadagno. Né diretto, né indiretto. Chiaro?
  • Tempo. Energia. Impegno. Senza ritorno economico.
  • Mio cugino, Croce Rossa, trasferimenti anziani. Ore perse? Infinite. Ma lui? Sereno.

L’apatia è un lusso che non posso permettermi, a differenza di molti. Il mondo è un’opera d’arte incompleta, ognuno ha il suo pennello.

  • Organizzazione? Strumento. Il vero motore? La persona.
  • Solidarietà? Parola abusata. Azione concreta. Semplicemente.
  • Senza fini di lucro. Mai visto un soldo. Chi se ne importa?

La mia esperienza? Anni con i senzatetto. Non mi ha arricchito economicamente, ma sì umanamente. A volte, il poco fa molto. Altre, nulla. È la vita.

Appendice: Nel 2024, il numero di volontari in Italia è stimato attorno ai 6 milioni, coinvolti in oltre 100.000 organizzazioni. Dati ISTAT. Freddi. Precisi.

Qual è letà massima per fare volontariato?

Sai, questa domanda sull’età per il volontariato… mi ha fatto pensare. A mia nonna, ottant’anni suonati, che ancora leggeva ai bambini in biblioteca, con quella voce roca, ma piena d’amore. Nessun limite, vero? Non dovrebbe esserci.

Ma poi… penso ai miei vent’anni, tutta quella fretta, quell’energia… un volontariato più fisico, più impegnativo. A ventisette anni, ho iniziato a fare tutoraggio online, un impegno più riflessivo. È cambiato tutto.

  • Età minima: di solito 17 anni, anche se ho visto ragazzini più giovani impegnati in iniziative locali.

  • Età massima: nessuna, davvero. Ho visto persone di ottant’anni e più attive.

La mia zia, sessantacinque anni, si impegna con gli anziani, è incredibile la sua pazienza. È un altro tipo di volontariato. Dipende dalle energie, dalla passione, non dall’età anagrafica. Sai, questo è qualcosa che mi tocca da vicino… perché tra qualche anno… chissà. Magari mi vedrai proprio io lì, a leggere storie a dei bambini, con la voce roca. Speriamo.

  • Volontariato 2024: ho visto molte offerte con requisiti di età diversi in base all’impegno richiesto (fisico o mentale).
  • Le organizzazioni spesso preferiscono volontari tra i 18 e i 25 anni per lavori più faticosi.
  • La maggior parte delle organizzazioni non impone limiti di età massima.
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