Come far passare la fotofobia?

Oddio, la fotofobia… Che incubo, no? Lo so bene, perché io l’ho provata sulla mia pelle, quella sensazione di essere accecata da una luce troppo forte, anche una luce fioca a volte. Ricordo una volta, ero a un concerto all’aperto – bellissimo concerto, eh, ma poi… il sole! Sembrava mi stesse trapanando il cervello. Ho dovuto scappare, nascondermi all’ombra, con le mani sugli occhi… vergognoso, un po’.

Occhiali da sole, certo, indispensabili. Io ne ho una valigia piena, di tutti i tipi, a specchio, scuri, colorati… ma a volte neanche quelli bastano, sai? Poi c’è la questione dell’illuminazione interna… che seccatura dover sempre regolare le luci, spegnere le lampadine… sembra di vivere in una grotta! Ma è meglio che avere mal di testa per ore, come è successo quella volta che sono andata a quel pranzo di famiglia, con tutte quelle luci alogene… mamma mia!

E se non passa? Ecco, questa è la parte che mi fa più paura. Perché poi ti mandano da un medico, ti fanno un sacco di esami… ricordo ancora la dottoressa che mi ha detto “Potrebbe essere collegato a… bla bla bla…” e mi ha spiegato un sacco di cose complicate, di cui sinceramente non ho capito quasi nulla. Ma la cosa più importante è che, se la fotofobia è un sintomo di qualcosa di più serio, bisogna curarlo, punto. Non si può vivere così, sempre al buio o a nascondersi dal sole, no? Magari è solo un’allergia, magari qualcosa di più complesso… non lo so, ma il medico aiuta a capire. Insomma, se soffrite di fotofobia, non sottovalutatela, eh? Andate a farvi vedere, perché la salute viene prima di tutto. Anche se, a volte, il sole… beh, il sole è davvero bellissimo, non è vero?