Come pagare il tram a Palermo?

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Biglietto tram Palermo: Pagamento contactless facile e veloce! Basta avvicinare carta di pagamento, smartphone o smartwatch al lettore in stazione sia in partenza che allarrivo.

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Ok, eccomi qui, proviamo a riscrivere questa cosa del tram a Palermo… con un po’ più di “io” dentro.

Allora, “Come pagare il tram a Palermo?”… Ma che domanda è! Sembra una roba complicatissima, tipo fisica quantistica. Invece, spoiler: è una cavolata.

Biglietto del tram a Palermo: la mia esperienza (e come evitare figuracce)

Dunque, parliamoci chiaro, la prima volta che sono salita sul tram a Palermo, ero un po’ spaesata, ammetto. Vedevo ‘sti lettori strani, gente che faceva “tap” con il telefono… E io? Con la mia monetina in mano, mi sentivo un po’ una turista degli anni ’50. Però, poi ho capito: è tutto contactless. Geniale!

In pratica, dimenticatevi il biglietto cartaceo che si smagnetizza sempre, l’ansia di non avere spicci, la corsa disperata all’edicola. Niente di tutto questo.

Basta avvicinare la carta di credito, lo smartphone (se avete Apple Pay o Google Pay, ad esempio), oppure anche lo smartwatch a ‘sto lettore che trovate in stazione, sia quando salite, sia quando scendete. Facile, no?

Perché “sia quando salite, sia quando scendete”?

Eh, qui sta la furbizia. Il sistema calcola automaticamente la tariffa in base a dove siete saliti e dove siete scesi. Tipo, se fate solo una fermata, pagate meno. Se vi fate mezza città, pagate di più. Giusto, no? È un po’ come il Telepass dell’autostrada, ma in versione tram.

Io, confesso, la prima volta non l’ho fatto quando sono scesa. Risultato? Mi hanno addebitato la tariffa massima. Non è che mi hanno rovinato, parliamoci chiaro, ma… diciamo che ho imparato la lezione.

Quindi, per evitare figure barbine e non sprecare soldi inutilmente (che a Palermo di cose buone da mangiare ce ne sono tante!), ricordatevi: “tap” all’inizio, “tap” alla fine. E godetevi il tram! Ah, e se vedete una turista spaesata con una monetina in mano, fatele un sorriso e spiegatele come funziona. Un po’ di spirito palermitano non guasta mai! 😉