Come posso augurare un buon inizio per un nuovo lavoro?

0 visite

Ecco alcune opzioni per augurare un buon inizio:

  • In bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro! Mostra a tutti il tuo talento e vai dritto per la tua strada!

  • Congratulazioni! Questo lavoro dimostra che con impegno si realizzano i sogni. In bocca al lupo!

  • Ti auguro un fantastico inizio! Sfrutta al massimo le tue capacità e non aver paura di metterti in gioco. Forza!

Commenti 0 mi piace

Okay, eccomi qui. Provo a riscrivere l’articolo come se fossi io a parlarne, con un tono più personale e… beh, più vero. Vediamo cosa ne esce.


Ma quante volte ci siamo chiesti: “Come diavolo faccio ad augurare un buon inizio a qualcuno che comincia un nuovo lavoro?”. Non è facile, eh? Vuoi dirgli qualcosa di sincero, ma che non suoni banale. Che lo carichi, che gli dia una spinta. Io, per esempio, ricordo quando la mia amica Giulia ha cambiato lavoro… panico! Cosa le dico?

Ecco, ripensandoci, le frasi fatte non funzionano. Tipo, “In bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro! Mostra a tutti il tuo talento e vai dritto per la tua strada!”. Funziona? Boh. Forse sì, forse no. A me sembra un po’ troppo… impostata, no? Un po’ troppo da biglietto di auguri comprato al supermercato. Però, dai, l’intenzione c’è. Forse se la dici con un sorriso…

Un’altra opzione potrebbe essere: “Congratulazioni! Questo lavoro dimostra che con impegno si realizzano i sogni. In bocca al lupo!”. Questa mi piace un po’ di più, ammetto. Soprattutto la parte “con impegno si realizzano i sogni”. Che poi, diciamocelo, è vero! Io ci ho messo anni per arrivare dove sono, e ogni tanto mi fermo a pensare: “Wow, ce l’ho fatta!”. Però, anche qui, quel “in bocca al lupo” alla fine… un po’ scontato, forse.

E poi c’è: “Ti auguro un fantastico inizio! Sfrutta al massimo le tue capacità e non aver paura di metterti in gioco. Forza!”. Questa è carica! “Forza!”, mi piace. Mi fa venire in mente il mio allenatore di pallavolo quando ero ragazzina. Un pazzo, ma che ci caricava a mille! Solo che… “sfrutta al massimo le tue capacità”… oddio, non so. Un po’ didascalica, forse?

Insomma, alla fine, secondo me, la cosa migliore è essere se stessi. Se conosci bene la persona, puoi magari fare un riferimento a qualcosa di specifico del suo nuovo lavoro, o a una sua qualità particolare. Ricordo, per esempio, quando Marco ha iniziato a lavorare come programmatore. Gli ho detto: “Marco, so che sei un genio con i codici, ma ricordati anche di prenderti delle pause! Sennò ti bruci!”. Una cosa così, semplice, ma sentita.

Perché alla fine, diciamocelo, un “in bocca al lupo” detto col cuore, vale più di mille frasi fatte. E magari, aggiungerci un abbraccio sincero, non guasta mai! No? Cosa ne pensate?