Come posso rianimare le piante grasse?
Rianimare piante grasse:
- Immersione completa del vaso in acqua (superando il bordo).
- Eventualmente appesantire il vaso (mattone/pietra) per evitare galleggiamento/rovesciamento.
- Lasciare in ammollo finché il terreno è saturo. Quindi lasciare scolare completamente prima di riposizionare.
Oddio, le mie piantine grasse! Sembrano proprio… morte. O quasi. Ma non mi arrendo, no! Ho letto che si possono rianimare, e io ci provo, costi quel che costi. Ho visto quei tutorial perfetti, tutto impeccabile, ma la realtà è… beh, diversa.
Allora, come si fa? Ho letto che bisogna immergere il vaso completamente in acqua. Completamente! Ma se il vaso è di terracotta, come quello di mia nonna, che è pesante da morire, già immagino la scena: io che lottavo con quel macigno per immergerlo, quasi mi faccio male alla schiena. E poi, il rischio di rovesciare tutto? Mamma mia! Quindi, ho aggiunto un mattone, eh si, un mattone, per tenere fermo il tutto. Sembrava un’opera d’arte, un’installazione moderna un po’… traballante.
Bisogna lasciarlo in ammollo finché il terreno non è saturo… Ma quanto tempo? Un’ora? Due? Io ho tenuto la mia pianta grassa, una povera echeveria che sembrava un cactus abbandonato nel deserto, immerse per quasi tre ore! Spero di non averla annegata. In realtà, ho controllato il terreno con un dito, come faceva mia zia Concetta con le sue rose, e quando ho visto che era bello umido, l’ho tirata fuori.
Poi, la parte più delicata: il drenaggio. Questo è importante, lo so. Le radici non amano l’acqua stagnante, l’ho letto su mille forum. Ho aspettato un sacco, forse troppo, fino a che non usciva più una goccia. Poi, l’ho riposta nel suo posticino soleggiato. Vedremo. Speriamo bene. Sarà una bella rivincita se si riprende, sarà una vittoria personale, un piccolo miracolo! Magari poi vi racconterò… se ce la fa.
#Annaffiatura#Piante Grasse#SoleCommento alla risposta:
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