Come si fa il tifo?
Che tristezza pensare ai bambini colpiti dal tifo! Mi preoccupa soprattutto la facilità di contagio, tramite cibo o acqua contaminati. È un chiaro segnale di quanto siano importanti ligiene e il sanitario adeguato, soprattutto per i più piccoli, che sono i più vulnerabili. Speriamo che si investa di più in prevenzione e accesso a cure efficaci.
Il tifo… Mamma mia, che brutta bestia. Mi vengono i brividi solo a pensarci, soprattutto ai bambini. Quei piccoli corpi così fragili… come fanno a combattere una cosa del genere? Mi chiedo spesso cosa si provi ad avere la febbre così alta, a sentirsi così male. Ricordo una volta, da piccola, avevo una febbre altissima, deliravo. Niente di paragonabile al tifo, ovviamente, ma mi ha dato un’idea, un piccolo assaggio di quella sofferenza. E poi, il contagio… Basta un bicchiere d’acqua sbagliato, un frutto non lavato bene. È terrificante! Non oso immaginare cosa significhi vivere in un posto dove l’acqua pulita è un lusso. Mia nonna mi raccontava sempre di quando era piccola, in campagna… l’acqua del pozzo, le malattie…roba di un altro mondo, pensiamo noi. Ma è ancora realtà per tanti, troppi. E i bambini, poverini, sono quelli che ne pagano il prezzo più alto. Forse dovremmo davvero fare qualcosa di più, no? Investire nella prevenzione, nei controlli sanitari… Quanti sono i bambini che si ammalano ogni anno? Non ho i numeri precisi, ma so che sono troppi. Ricordo di aver letto un articolo, tempo fa, parlava di migliaia di casi… Una cosa assurda nel 2023! Non è giusto. Non è accettabile. Bisogna fare qualcosa, prima che sia troppo tardi. Perché poi, alla fine, cosa ci vuole? Un po’ di igiene, acqua pulita…cose basilari. Davvero così difficile da garantire a tutti?
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