Come si fa la raccolta delle lenticchie?

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Che meraviglia le lenticchie di Norcia! Mi immagino il profumo del fieno appena tagliato, mescolato a quello di terra e sole durante lessiccazione. Un metodo antico, che richiede pazienza e rispetto dei tempi della natura. Oggi con le trebbiatrici è tutto più veloce, ma un po di nostalgia per la tradizione mi prende sempre. Chissà che sapore diverso avranno quelle raccolte a mano!

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Le lenticchie… uhm, che profumo! Ricordo ancora quelle di Norcia, sapete? Un’esperienza, davvero. Come si fa la raccolta, mi chiedete? Beh, prima, quando ero piccola, vedevo mio nonno… era una cosa lenta, un lavoro pazzesco. Immaginatevi: giorni interi chini, a raccogliere a mano quei piccoli tesori, uno a uno. Chissà quanta fatica! E poi l’odore, eh, quello sì che era qualcosa di speciale. Il fieno tagliato fresco, la terra calda, il sole… un misto di profumi che ti riempiva il cuore e ti restava addosso per giorni. Davvero bellissimo.

Oggi, certo, con le trebbiatrici è tutto più veloce, efficiente, ma… ma mi chiedo, hanno lo stesso sapore? Quante lenticchie si perdono così, schiacciate, senza cura? Magari a mio nonno sarebbe venuto un colpo se avesse visto queste macchine! Lui, che ci metteva ore, giorni, a raccogliere tutto con rispetto, quasi con amore. Ricordo che diceva sempre: “Le lenticchie vanno trattate come fossero oro”, e poi sorrideva. Forse aveva ragione, no? Leggevo da qualche parte che la raccolta manuale, anche se più lenta, permette di selezionare meglio i baccelli, evitando che si danneggino… ma che importa, se poi non senti quel profumo, quel sapore di fatica, di sole e di terra? Non so… forse è solo nostalgia. Ma una nostalgia che mi scalda il cuore, come il profumo di quelle lenticchie raccolte a mano, molto, molto tempo fa.